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Salerno, sequestrate 14 tonnellate di amfetamine dell’Isis: servivano a finanziare la Jihad (Video)

by Cristina Gauri
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Salerno, 1 lug – Quattordici tonnellate di amfetamine, 84 milioni di pasticche marchiate dal logo «captagon» prodotte in Siria dall’Isis per il finanziamento delle attività terroristiche: è questo il frutto del sequestro record della GdF partenopea avvenuto nel porto di Salerno stamattina. Il valore della droga, scovata dalle Fiamme gialle in 3 container, è stato stimato in oltre 1 miliardo di euro. Si tratta del più grande sequestro di amfetamine mai eseguito al mondo.

La scoperta

I 3 container sospetti, che contenevano cilindri di carta di fabbricazione tedesca per macchinari industriali, erano stati intercettati dai finanzieri all’arrivo nel porto di Salerno; i cilindri di carta, alti circa 2 metri e del diametro di 140 cm erano strutturati in più strati per poter eludere il controllo degli scanner. Ogni cilindro poteva contenere fino a 350 kg di pasticche i proventi delle quali sarebbe finiti nelle tasche dei terroristi. E’ ormai la prassi che Isis/Daesh utilizzi la produzione – basata per lo più in Siria – e il traffico di droghe sintetiche per finanziare le proprie attività.

La droga della Jihad

Nella fattispecie quella ritrovata stamattina dalle fiamme gialle appartiene alla tipologia soprannominata la “droga dell’Isis” o la “droga della Jihad”. Prodotta inizialmente soprattutto in Libano e diffusa in Arabia Saudita negli anni ’90, ha fatto di nuovo la sua comparsa nei covi dei terroristi – contestualmente, ad esempio, all’attacco al Bataclan di Parigi nel 2015. 

Finanziare il terrore in Occidente

E’ opinione della Dea americana (Drug Enforcement Administration), che l’Isis ne faccia ampio utilizzo in tutti i territori rimasti sotto la sua sfera di influenza, controllandone lo spaccio; ma la sua attività si estende all’immissione di enormi quantitativi – come si è visto oggi – sul mercato mondiale delle droghe sintetiche, per raccogliere finanziamenti in tempi rapidi. La scoperta di stamattina non è un caso isolato, ma segue quella effettuata due settimane fa, sempre nel porto di Salerno, dove gli uomini del Gruppo investigazione criminalità organizzata (GICO) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, avevano rilevato un container contenente 2.800 kg di hashish e 190 kg di amfetamine (oltre 1 milione di pasticche) recanti lo stesso logo (captagon).

Ulteriori indagini sono in corso per determinare l’identità dei responsabili e dell’eventuale cartello di narcotrafficanti, quasi sicuramente legati a clan camorristi, in grado di mettere in commercio un tale quantitativo sulle piazze internazionali.

Cristina Gauri

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Pasquale 1 Luglio 2020 - 10:45

La notizia è autoreferenziante per la GdF: il carico è stato intercettato dalla Dogana di Salerno, assieme alla GdF, attraverso gli scanner in dotazione alla Dogana e attraverso un’ analisi della documentazione cartacea da parte dei funzionari della Dogana di Salerno.

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