Roma, 5 mag — Via i termini e le locuzioni in inglese dagli atti amministrativi del Comune di Soncino: da oggi verrà utilizzato esclusivamente il caro, vecchio — meraviglioso — italiano. E’ infatti passata la mozione, presentata dal presidente del Consiglio comunale Federica Brizio, in quota Fratelli d’Italia, con oggetto: Dante e lingua italiana. Un documento che sollecita a «promuovere l’utilizzo della lingua italiana negli atti della politica».
A Soncino via l’inglese dagli atti amministrativi: si userà solo l’italiano
Brizio si dice ispirata dal premier Draghi, che il 12 marzo scorso aveva stigmatizzato l’uso dei termini baby sitting e smart working. «Chissà perché dobbiamo sempre usare tutte queste parole inglesi?», si era chiesto il presidente del Consiglio. «Proprio così. E poi quest’anno ricorre il settimo centenario della morte di Dante Alighieri, il “padre” della lingua italiana». La mozione è passata con tutto l’appoggio del centrodestra. La sinistra cittadina, in reazione alla vittoria sull’idioma d’Albione non ha saputo fare altro che replicare con un «Sembra una mozione che palesa una estrema chiusura mentale».
Mettere dei paletti alla lingua inglese
La sinistra non è d’accordo
E conclude il suo intervento con qualche cifra: «Dal 2000, le parole inglesi confluite nella nostra lingua scritta sono aumentate del 773%, quasi novemila sono gli anglismi presenti nel dizionario Treccani su circa 800 mila lemmi e da un confronto tra quelli registrati nel Devoto Oli 1990 e quello del 2017 risulta un incremento da circa 1.600 a 3.500, con una media di +74 all’anno. Francamente troppo».
Cristina Gauri
1 commento
OTTIMA IDEA.
speriamo che la imitino in tanti,perchè non se ne può più di leggere inglese a sproposito…