Roma, 12 dic – Tre giorni fa si sono presentati imbavagliati, in occasione della prima seduta della Consulta provinciale, per protestare contro l’inefficienza e il menefreghismo istituzionale. Stamani gli studenti che nel frattempo hanno dato vita al coordinamento “Consulta Indipendente”, sono andati direttamente sotto al Ministero dell’Istruzione per far sentire la propria voce. “Come avevamo promesso, abbiamo disertato il voto per la scelta del nuovo presidente perché la vera Consulta non è quella dei soliti noti che da anni impoveriscono di contenuti un importante organo studentesco, ma quella che oggi (dossier alla mano) è voluta arrivare dritta al punto dei problemi senza passare dalla ‘poltrona’”, si legge nella nota diffusa dal coordinamento degli studenti.
Il dossier degli studenti
“Il dossier che vogliamo consegnare al Ministero – si legge nella nota – è frutto del lavoro di anni dei nostri rappresentanti di consulta, i quali hanno raccolto nelle scuole romane le problematiche legate al dissesto edilizio dei plessi scolastici, sempre più spesso vittime di crolli, incendi e deterioramento. La nostra delegazione vuole offrire uno strumento efficace per contrastare un fenomeno che mette a rischio la sicurezza di migliaia di studenti: occorre formare in seno ad ogni istituto una commissione edilizia, formata da studenti, genitori e professori, che si occupi di intervenire con strumenti efficaci sulla manutenzione delle strutture. Parliamo ovviamente del bisogno di un dialogo privilegiato tra queste commissioni e gli enti preposti come la Regione o la Provincia, e lo sblocco di quei fondi necessari agli interventi”.
Tricolore unico vessillo
Nonostante la continua protesta, gli studenti affermano di non essere stati ricevuti da nessun rappresentante del Miur, ma di aver ottenuto soltanto “dei colloqui informali con i delegati del Ministero e il Capo di Gabinetto, che si sono dimostrati disponibili e hanno fissato dell’imminente futuro un appuntamento con i nostri rappresentanti”. Di conseguenza per i manifestanti non si tratta di “una vittoria completa”, pur avendo “dimostrato che una consulta attiva (la nostra) è fondamentale per fare da ponte tra istituzioni e studenti. Avevamo promesso niente colori politici, così è stato. L‘unico vessillo che è stato portato è il tricolore italiano, bandiera che deve unire nella concordia e nella costruzione di un futuro concreto, in Italia e non all’estero, per le nuove generazioni. Continueremo sulla nostra strada”.
Alessandro Della Guglia
2 comments
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Bravi gli studenti! Mettono in atto strumenti democratici contro l’indifferenza dei ministeri. questa sì che Cittadinanza e Costituzione.