Roma, 24 ago – “Ormai siamo agli ultimi minuti o meglio in zona Cesarini per introdurre l’obbligo vaccinale” anti Covid: Matteo Bassetti lancia l’allarme. “Corriamo dei rischi enormi se arriviamo con il 15% della popolazione italiana non vaccinata, parliamo di 50-60enni che rischiano di finire in ospedale tra pochi mesi“, dice convinto l’infettivologo. E come lui, altri esperti – a partire dal solito Andrea Crisanti -, chiedono al governo di introdurre l’obbligo vaccinale.
Bassetti vuole l’obbligo vaccinale il prima possibile
“Non so cosa stia facendo il governo – è la critica di Bassetti -, io faccio il medico e quelli seri, ovvero chi ha visto l’infezione da vicino, chiedono fortemente l’obbligo vaccinale. Non ascoltarci sarebbe grave e porrebbe il governo quasi in antitesi al mondo della scienza e sarebbe difficile da gestire. Tutti gli esperti dicono di intervenire per evitare che si arrivi in inverno con troppe persone non vaccinate”. Così all’Adnkronos Salute il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova.
L’infettivologo super fan del vaccino è convinto che l’obbligo serve subito. “E’ già troppo tardi – ribadisce – non possiamo pensare di mettere l’obbligo vaccinale con le terapie intensive Covid piene. Rischiamo di avere una parte della popolazione che ad ottobre, novembre o dicembre riempirà gli ospedali. Questo significa che le strutture che oggi curano i pazienti no Covid dovranno essere riconvertite allungando le liste d’attesa e rinviando ricoveri e interventi. Tutto questo – sottolinea – non possiamo permettercelo, chi decide di non vaccinarsi è come se passasse con il semaforo rosso. Si rendono conto dei rischi che stanno creando?”.
L’infettivologo attacca anche la politica: “Atteggiamento ondivago pericoloso”
Bassetti critica fortemente pure i politici. “Chi ha certi atteggiamenti nei confronti del vaccino anti Covid non può dire che c’è una scienza che mi piace che è quella dei farmaci e poi c’è quella dei vaccini. La scienza è sempre la stessa, dobbiamo crederci sempre e non solo quando ci fa comodo. Anche la politica sbaglia con un atteggiamento ondivago nei confronti del vaccino che può essere pericoloso“, conclude.
Crisanti: “Vaccino definitivamente approvato negli Usa, apre strada a obbligo”
Neanche a dirlo, tra chi la pensa come Bassetti spicca Andrea Crisanti. “Il vaccino ora è definitivamente approvato. Questo apre la strada all’obbligo di vaccinazione? Certo“. Il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova non ha dubbi. L’approvazione definitiva del vaccino Pfizer negli Stati Uniti (la Food and Drug Administration ha decretato l’autorizzazione per tutti i soggetti over 16 anni) è la prova che ci sono tutti gli estremi per imporre l’obbligo vaccinale. “Questo toglie qualsiasi alibi. Il vaccino era stato autorizzato in via emergenziale sulla base di dati che giustificavano questa autorizzazione. Questo apre la strada all’obbligo? Certo”, dice Crisanti a In Onda, su La7. “Un vaccino approvato certifica che non ci sono rischi per le persone che si sottopongono alla vaccinazione e in qualche modo viene giustificato l’obbligo. Ema e Aifa in genere seguono l’Fda – aggiunge il microbiologo -. Mi aspetto che l’ente europeo e quello italiano adottino lo stesso provvedimento, è questione di giorni“, conclude convinto.
Tuttavia l’obbligo – oltre che assolutamente ingiustificato – per il governo sarebbe una rogna non da poco, e non solo dal punto di vista logistico. Sarebbe un problema giuridico e di assunzione di responsabilità.
Adolfo Spezzaferro
2 comments
Siamo già a 20 mila morti in Europa per gli effetti collaterali di questa terapia genica.Sarebbe ora che i parenti di chi è morto o ha avuto un effetto collaterale (725 mila in europa secondo i dati EMA ) facciano causa anche ai cosidetti “scienziati” o opinionisti che hanno promosso queste terapie sui media senza informarsi adeguatamente e senza dare una informazionbe equilibrata ,commettendo il reato di attentato alla salute e abuso della credulità popolare.Non è possaibile questa totale deresponsabilizzazione di chi incide sulle scelte di salute della popolazione.
L’autorizzazione, sbandierata ai quattro venti, del vaccino da parte della FDA è, in realtà, molto controversa. A me questa storia sembra per niente chiara: l’impressione è che la stampa abbia un po’ giocato con le parole per intimorire i reticenti e spingerli a vaccinarsi quanto prima…
Ci sono due lettere pubblicate sul sito della FDA, queste:
1) https://www.fda.gov/media/151710/download
2) https://www.fda.gov/media/150386/download
La prima si riferisce alla concessione della licenza per produrre il “nuovo” (notare le virgolette) vaccino denominato Comirnaty che, però, possiede la stessa formula del Pfizer-BioNTech e viene definito come perfettamente interscambiabile.
La seconda, invece, ribadisce dei concetti importanti, in maniera piuttosto esplicita, riguardo ai parametri imposti per la produzione e la commercializzazione di quel “nuovo” vaccino. Ho fatto una mia traduzione dei primi due punti pubblicati a pagina due del secondo documento:
A) «Il 23 Agosto 2021, la FDA ha approvato la domanda di licenza biologica (BLA) presentata dalla BioNTech Manufacturing GmbH per COMIRNATY (Vaccino COVID-19, mRNA) ai fini dell’immunizzazione per prevenire la malattia COVID-19, causata dal virus SARS-CoV-2, in individui dai 16 anni in su»;
B) «Il 23 Agosto 2021, dopo aver concluso che la revisione dell’EUA appare appropriata per proteggere la sicurezza e la salute pubblica ai sensi dell’articolo 564(g) della legge, la FDA ha ripubblicato il documento del 12 agosto 2021 riguardo l’autorizzazione nella sua interezza, con revisioni incorporate, al fine di chiarire che l’EUA rimarrà attiva per quanto riguarda il vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19, ferme restanti le precedenti indicazioni e raccomandazioni d’uso già autorizzate e per autorizzare l’utilizzo del COMIRNATY (Vaccino COVID-19, mRNA) ai sensi della presente EUA, per alcuni usi non inclusi nella BLA già approvata».
Quindi la condizione di EUA (Emergency Use Authorization) è confermata: « […] the EUA will remain in place for the Pfizer-BioNTech COVID-19 vaccine […] ».
In pratica, si dice che il vaccino ottiene l’autorizzazione per la fascia d’età che va dai 16 anni in su ma anche che la condizione EUA (Autorizzazione d’Uso in stato di Emergenza) permane. Le revisioni pare si riferiscano ai bugiardini, aggiornati ai casi di effetti collaterali anche gravi, per il numero delle dosi ed estensioni per fasce d’età.
A pagina 13 del documento in questione:
« […] L’EUA sarà attiva fino alla dichiarazione (ufficiale; ndA) dell’avvenuta cessazione delle condizioni che giustifichino l’autorizzazione all’uso di emergenziale di farmaci e prodotti biologici durante la pandemia di COVID-19 o che la pandemia sia cessata ai sensi dell’articolo 564, lettera b, paragrafo 2, della legge o l’EUA sia revocata ai sensi della sezione 564, lettera g) della legge […] ».
Inoltre: quella che segue è la pagina del sito della FDA nella quale viene dato l’annuncio. Vi si legge che « […] ll vaccino continua inoltre a essere disponibile con l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA), anche per le persone di età compresa tra 12 e 15 anni e per la somministrazione di una terza dose in alcune persone immunocompromesse […] ». Non è ben chiaro, però, se ci si riferisca al Pfizer-BioNTech o al Comirnaty (che, ricordo, deve ancora essere prodotto).
https://www.fda.gov/news-events/press-announcements/fda-approves-first-covid-19-vaccine
Ma forse, ho capito male io. Se qualcuno conosce bene l’inglese può dare una mano (chiedo anche alla redazione del PN, casomai leggessero questo mio commento)? Grazie!