Milano, 21 lug – Vittorio Feltri è garanzia di pochi giri di parole quando si tratta di distruggere qualcosa che disprezza o lo infastidisce e il Ddl Zan contro l’omofobia non fa eccezione. Per il giornalista si tratta in breve di una “boiata pazzesca”.
Feltri: “Una boiata pazzesca”
Feltri, interrogato sul punto da Adnkronos, è felice che che la discussione per il Ddl Zan sia slittata a settembre: “Questo ddl che ho tentato anche di leggere mi sembra una boiata pazzesca. Mi auguro che non si tratti solo di una sospensione ma di una tumulazione. Le nostre opinioni le stabilisce la legge? Mi sembra tutto ridicolo, fuori dal mondo”.
“Esistono già le leggi”
Feltri si unisce al coro di tutti coloro che sono “scettici” rispetto ai reali intenti del Ddl Zan: “Esistono già delle norme che vietano certi atteggiamenti, soprattutto violenti. Basta rispettare quei provvedimenti“. “Tra l’altro si parla di omofobia, ma io non ho mai conosciuto un omofobo in vita mia” dice Feltri “quando ho una persona davanti non mi chiedo quali siano i suoi gusti sessuali. E neanche quelli a tavola. Ognuno ha i suoi e poi esistono le persone, non esistono gli omosessuali, i trans, gli eterosessuali”.
Il travaglio di Alessandro Zan
Il Ddl Zan intanto slitta a settembre seppellito – letteralmente – da una valanga di emendamenti, almeno mille: 700 gli emendamenti della Lega, 134 quelli di Forza Italia e 127 di Fratelli d’Italia mentre sono 80 quelli presentati da Paola Binetti (Udc). Italia Viva e renziani, che avevano promesso che non ne avrebbero presentati, alla fine ne hanno depositati quattro. “Sono il chiaro tentativo di affossare la legge. Altro che volontà di dialogo e mediazione. Salvini sui diritti conferma di avere la stessa linea di Orban”, scrive su Twitter Alessandro Zan