anarchici terrorismoRoma, 6 set – E’ in corso, dalle prime luci dell’alba, un’operazione della Polizia di Stato contro anarchici della Fai – Federazione anarchica informale (solo omonima della più nota Federazione anarchica italiana), accusati a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dalla Procura della Repubblica di Torino, al termine di una lunga e complessa indagine coordinata dalle forze dell’ordine del capoluogo piemontese.

Ai 7 anarchici arrestati, oltre agli 8 indagati a piede libero, sono contestate le esplosioni di tre ordigni, deflagrati a Torino fra il 2006 e il 2007 e che colpirono la scuola allievi Carabinieri di Fossano ed il quartiere Crocetta. Gli esplosivi erano programmati per essere innescati a breve distanza l’uno dall’altro, così da colpire anche le forze dell’ordine intervenute. Le indagini, finite nell’operazione “Scripta Manent” ora in corso, traggono origine da un filone di quella relativa al ferimento di Roberto Adinolfi, amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare di Genova, gambizzato nel maggio 2012 dal “nucleo Olga”, distaccamento di anarchici aderenti sempre alla Fai. Da questo episodio è partita una lunga operazione di studio che ha permesso di ricostruire, anche grazie all’analisi di una mole di documenti ritrovati in alcune perquisizioni, la struttura e i ruoli in seno all’organizzazione anarchica e procedere quindi con l’applicazione delle misure restrittive ai responsabili del sodalizio.

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