Ai 7 anarchici arrestati, oltre agli 8 indagati a piede libero, sono contestate le esplosioni di tre ordigni, deflagrati a Torino fra il 2006 e il 2007 e che colpirono la scuola allievi Carabinieri di Fossano ed il quartiere Crocetta. Gli esplosivi erano programmati per essere innescati a breve distanza l’uno dall’altro, così da colpire anche le forze dell’ordine intervenute. Le indagini, finite nell’operazione “Scripta Manent” ora in corso, traggono origine da un filone di quella relativa al ferimento di Roberto Adinolfi, amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare di Genova, gambizzato nel maggio 2012 dal “nucleo Olga”, distaccamento di anarchici aderenti sempre alla Fai. Da questo episodio è partita una lunga operazione di studio che ha permesso di ricostruire, anche grazie all’analisi di una mole di documenti ritrovati in alcune perquisizioni, la struttura e i ruoli in seno all’organizzazione anarchica e procedere quindi con l’applicazione delle misure restrittive ai responsabili del sodalizio.
Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.