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“Tifosi inglesi? Mi preoccupa di più Lukaku”: il sottosegretario Costa sdrammatizza

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 1 lug – “Sono più preoccupato per Lukaku che per l’arrivo dei tifosi inglesi“: così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa sdrammatizza sui rischi per la partita degli Europei in programma sabato a Roma. “C’è una regola ben precisa che va rispettata: per ogni inglese che arriva c’è una quarantena di cinque giorni. E questo non permetterà ai tifosi partiti negli ultimi giorni di andare a vedere la partita” Inghilterra-Ucraina all’Olimpico. “Penso quindi che resteranno a casa“, dice il sottosegretario.

Costa: “Da italiano sono più preoccupato da Lukaku che dall’arrivo dei tifosi inglesi”

Ai microfoni di The Breakfast Club su Radio Capital, commentando il possibile arrivo dei tifosi inglesi nella Capitale per la sfida dei quarti di Euro 2020, tranquillizza chi è preoccupato per eventuali focolai di variante Delta. “Si vigilerà su questa quarantena. Non parliamo di grandissimi numeri, quindi i controlli non saranno difficili. Da italiano sono più preoccupato da Lukaku che dall’arrivo dei tifosi inglesi”, fa presente Costa. Il riferimento è all’attaccante del Belgio, avversario degli Azzurri nei quarti di finale di venerdì all’Allianz Arena di Monaco di Baviera.

“Non serve bloccare voli, ordinanza è già molto restrittiva”

Costa spiega anche che non è necessario bloccare i voli in arrivo dal Regno Unito per evitare che i tifosi inglesi sbarchino in Italia. “L’ordinanza sulla quarantena obbligatoria è già molto restrittiva. Non serve in questo momento un blocco totale”, chiarisce. Poi, sulla finale a Londra: “Mi auguro una decisione di buon senso dalla Uefa – auspica il sottosegretario -. In Inghilterra non c’è una situazione che permette di affrontare con tranquillità l’evento. Siamo in un momento d’emergenza quindi non possiamo affrontarlo con gli strumenti ordinari. Spero che la Uefa prenda anche in considerazione l’ipotesi di cambiare la sede della finale o le regole sulla capienza degli stadi. Qualora sarà tutto confermato, la Uefa deve assumersi la responsabilità di questa scelta”.

Sileri: “Serve affrontare virus senza paura”

A sentire il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, “credo sia stato giusto fare l’Europeo itinerante, nella vita bisogna anche avere coraggio e affrontare il virus senza paura. E’ chiaro che devono essere modulate alcune azioni, se hai una variante più insidiosa devi mettere qualche restrizione. Come ha detto il governo britannico: guardate la partita a casa senza muoversi. C’è una regola che impone la quarantena e va rispettata. Il virus cambia e anche noi dobbiamo essere in grado di cambiare strategia. Certamente la partita va disputata, ma si può vedere anche in tv“. Intervenuto ai microfoni di L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus, Sileri spiega che “laddove ci sarà qualche variante che può creare problemi bisognerà attuare delle restrizioni, non dimentichiamoci che siamo in guerra e quando c’è un nemico schierato che usa una strategia per attaccarti tu devi adattare ogni volta la tua strategia”.

“Finale a Londra? Si può ridurre flusso persone o mettere in quarantena chi è andato allo stadio”

Infine, “sulla finale nel Regno Unito – dice Sileri -, valutiamo bene. E’ chiaro che una finale non puoi spostarla dall’oggi al domani però puoi ridurre il flusso di persone, fare un doppio tampone, mettere una quarantena per chi ha visto la partita allo stadio“, conclude il sottosegretario.

Adolfo Spezzaferro

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