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Su TikTok sfidava i carabinieri ad arrestarlo, in manette latitante tradito dai video social

by Cristina Gauri
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Roma, 9 feb – Fine dei giochi per Mirko Rosa alias Mirko oro, l’ex imprenditore pluripregiudicato che da latitante – tramite video postati su TikToksfidava le forze dell’ordine ad arrestarlo. I carabinieri del comando provinciale di Varese lo hanno arrestato in Svizzera. Lì si era rifugiato per sfuggire ai sei anni di carcere che deve scontare a seguito di varie condanne per diversi reati.

Il latitante sbruffone fregato da TikTok

«Tanto non mi prendete», scriveva sui social l’ex proprietario di una catena di negozi «Compro oro» dislocata tra Varesotto e Milanese. Secondo quanto si apprende dal Corriere, sarebbe stata proprio la sua sete di notorietà ed esposizione mediatica a «fregarlo». Il passato di Rosa è costellato di feste faraoniche con vips e discutibili campagne pubblicitarie. Una passione per l’ostentazione che valicava abbondantemente i limiti del buongusto. L’uomo era scappato in Svizzera dopo aver ricevuto il mandato di cattura emesso a suo carico dalla Procura di Busto Arsizio per un sostanzioso cumulo di pena.

Galeotti furono i video

Galeotto fu TikTok per l’ex «re dell’oro» latitante in territorio elvetico. Non sapendo resistere alla tentazione di ostentare sicumera sbeffeggiando i carabinieri – «maresciallo sprecate soldi, non mi prenderete mai» – aveva postato sulla nota piattaforma cinese video a bordo di imbarcazioni inneggiando all’Albania e al «Kanun», il codice d’onore basato sulla vendetta di sangue diffuso in alcune aree del Paese.

L’arresto

Ma i militari del reparto operativo di Varese lo tenevano nel mirino. E’ bastato poco per tracciare la posizione di «Mirko Oro», che si trovava in Svizzera, a pochi chilometri da Lugano. I carabinieri grazie alla collaborazione del Servizio per la Collaborazione Internazionale e alla Polizia Cantonale di Mendrisio lo hanno individuato e fermato dopo aver ottenuto il mandato di arresto. Ora si trova nel carcere di Lugano in attesa di estradizione. I sei anni di pene cumulative da scontare ora non glieli leva più nessuno.

Cristina Gauri

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