Torino, 2 set – L’ennesimo teatrino di violenza e degrado che ha visto per protagonista un immigrato è andato in scena a Torino, dove un rumeno ha costretto il proprietario di un minimarket ad asserragliarsi nel proprio esercizio commerciale dopo averlo preso a pugni: oggetto della disputa? Una singola bottiglia di birra che lo straniero non voleva pagare a prezzo intero. La vicenda si è conclusa con l’arresto del facinoroso.
I fatti si sono svolti nel piccolo supermercato che si affaccia su piazza Carducci, nel capoluogo piemontese. Dopo essere entrato nel negozio, un rumeno di 47 anni aveva prelevato una birra dal frigorifero, lasciando un euro sul banco e allontanandosi dall’esercizio. Il gesto aveva suscitato l’immediata reazione del proprietario del minimarket, che lo aveva seguito per farsi dare i 20 centesimi mancanti. Il prezzo della birra, infatti, risultava essere 1,20 euro. Non riuscendo ad ottenere il resto della somma, il negoziante si era riappropriato della bottiglia, scatenando nell’immigrato una reazione violentissima: l‘uomo gli ha sferrato un violentissimo pugno al petto.
Il negoziante, vista la reazione, aveva deciso di chiudersi a chiave nel suo minimarket e di chiamare la polizia, mentre il 47enne pretendeva di entrare in negozio reclamando la «sua» birra. All’arrivo dei poliziotti della squadra volante il rumeno, in evidente stato di alterazione psico-fisica, continuava a dare in escandescenze, inveendo, urlando e tirando pugni e calci all’ingresso per tentare di entrare nel negozio. All’arrivo degli agenti di polizia ha minacciato e tentato di aggredire anche loro : così gli agenti hanno fatto scattare le manette per tentata rapina, violenza e minacce a pubblico ufficiale e lo hanno denunciato per non aver voluto fornire le generalità.
Cristina Gauri