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Torino, vogliono cancellare pure Lombroso: “Chiudere museo, è razzista”

by Ilaria Paoletti
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Museo Lombroso

Torino, 14 mag – Prima o poi doveva succedere: è arrivata una nuova richiesta di chiudere il museo Lombroso a Torino per il suo “razzismo scientifico”.

Lombroso, il museo della discordia

E dato che le migliori menti della nostra generazione passano (quasi) sempre dal Movimento Cinque Stelle, la richiesta di “cancellare” Cesare Lombroso è stata presentata al ministro della Cultura dal senatore Saverio De Bonis, ex 5 Stelle, eletto nel 2018 nel collegio di Potenza. “Si chiede di sapere – si legge nell’interpellanza- quali iniziative il ministro intende intraprendere perché quanto rappresentato nel museo dedicato a Lombroso per avvalorare le sue insensate e balorde teorie basate sul razzismo scientifico vadano smentite”.

“Razzismo sui meridionali”

“Immaginate – scrive De Bonis sulla sua pagina Facebook – se a Torino ci fosse un museo (ma esiste) dedicato alla superiorità del Popolo settentrionale rispetto ai meridionali, e se in questo museo fossero esposti (e lo sono) i resti dei Patrioti meridionali che resistettero all’invasione piemontese. Questo è il quadro di un’Italia inconsapevole”.

Ma Lombroso non era “solo” razzismo

Quello che De Bonis purtroppo non arriva a capire è che il museo è stato fondato nel 1876 dallo stesso Cesare Lombroso. La disciplina di riferimento di Lombroso, la fisiognomica, disciplina (oggi considerata  pseudoscienza) secondo la quale dai caratteri fisici di una persona era possibile dedurre anche quelli psicologici. Il “razzismo” a cui fa riferimento l’illuminato ex grillino è quella relativa ai briganti meridionali del XIX secolo. Materia controversa, certo, ma anzitutto Lombroso non fu solo “razzista”: condusse anche eminenti studi sulla pellagra e, in generale, sulle malattie mentali e l’antropologia criminale, nonché sullo sviluppo dell’alfabetizzazione in Italia. Non è la prima volta che il Museo Lombroso viene accusato di razzismo. I curatori, giustamente, si limitano a rispondere che è stato concepito con una “funzione educativa intesa a mostrare come la costruzione della conoscenza scientifica sia un processo che avanza grazie alla dimostrazione non tanto di verità, quanto della ‘falsificabilità’ di dati e teorie che non resistono a una critica“. Forse pure chi ha fatto richiesta di chiuderlo ci dovrebbe fare due passi ..

Ilaria Paoletti

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7 comments

Torino, vogliono cancellare pure Lombroso: “Chiudere museo, è razzista” 15 Maggio 2021 - 12:23

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Torino, vogliono cancellare pure Lombroso: “Chiudere museo, è razzista” 15 Maggio 2021 - 12:23

[…] Torino, vogliono cancellare pure Lombroso: “Chiudere museo, è razzista” proviene da Il Primato […]

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play black 15 Maggio 2021 - 2:04

no scasami ma la difesa di lombroso e’ aberrante.le sue analisi sulla “fisiognomica” hanno deviato e continuano a deviare la formazione dei “criminologi” e delle forze dell’ordine.sbaglio’ sotto il profilo antropologico,sbaglio’ identificando in un tatuaggio la “mente criminale” e per ultimo il “collezionismo di teste ” sotto formalina.oltre ad essere macabro,scientificamente non serve a niente.ma dare degna sepoltura a quelle teste sarebbe un atto di spiritualita’ consapevole.oltretutto lombroso non e’ Cristiano!!!ma tu sei giovane,scrivi bene,ma la difesa di lombroso e’ un insulto all’intelligenza:

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Torino, vogliono cancellare pure Lombroso: “Chiudere museo, è razzista” | NUTesla | The Informant 15 Maggio 2021 - 6:10

[…] Author: Il Primato Nazionale […]

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fabio crociato 15 Maggio 2021 - 9:15

Certi ignoranti non sanno neppure che il programma Lombroso sta andando avanti parecchio soprattutto con l’ imaging anatomico mediante risonanza magnetica, il tutto seguito dall’ utilizzo di un software sofisticato. A che pro? Per comprendere grazie alla analisi interna (struttura del cervello), determinate differenze fisiche sostanzialmente anomale causanti stati di sofferenza, patologie che possono sfociare dal malessere generico pure in gravi atti apparentemente ingiustificati contro il prossimo.
Si è partiti dal esteriore e oggi siamo pure nel “interiore” per una evoluta conferma scientifica già esistente sui casi macroscopici.
Comprendo che ai meticci possa dare fastidio e repulsione la lettura del Conte J.A. de Gobineau, ma Mayer Barouh, con il suo “Dizionario dei Visi”, appare quantomeno simpatico e alla portata di tutti (e sdrammatizzante).

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jenablindata 15 Maggio 2021 - 11:37

non mi interessa se si pensa che sia razzista o meno…
quello è un museo interessante,
e io voglio poterlo visitare.

poi se offende i delicati petali di qualche fiocco di neve,può benissimo NON frequentarlo….LUI.

ma non pretenda che tutti si pieghino alle sue idee….
perchè se io facessi lo stesso,allora gente come lui andrebbe via con paraocchi,bavaglio e museruola,in modo da non poter fare danni.

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Ross 15 Maggio 2021 - 10:57

SE almeno ex guardasigilli stellato🤦😔avesse letto (pure x caso) un’opera di Lombroso nn arriveremmo a tanto..

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