Trento, 4 apr – Due feriti in ospedale, tre sortite, due versioni discordanti. Potrebbe riassumersi così quanto successo venerdì 1° aprile notte a Trento tra attivisti antifascisti del Centro Sociale Bruno e militanti di CasaPound.
Secondo la versione di CasaPound il tutto sarebbe cominciato tutto verso l’1.40 in piazza Maria Maggiore. Mentre si stava svolgendo un “aperitivo resistente” organizzato dalla Rete Contro i Fascismi, sarebbe stato riconosciuto al tavolino di un vicino bar il familiare di un simpatizzante di Cpi. Una parentela giudicata “scomoda” da tre attivisti di sinistra che lo avrebbero aggredito con pugni al volto e costretto alla fuga. Verso le 2.00 di notte, in corso Buonarroti, ci sarebbe stato un secondo scontro tra un militante di CasaPound che aveva appena riaccompagnato a casa il ragazzo aggredito e un militante 25enne del centro sociale che lo stava seguendo e che avrebbe avuto la peggio riportando alcune ferite. Dopo il ferimento ci sarebbe stata l’ultima sortita degli estremisti di sinistra che avrebbe cercato di sfondare il portone di casa del militante di CasaPound, davanti agli occhi dei genitori che per l’ennesima volta si sono trovati in tale situazione di pericolo presso il loro domicilio.
La pagina Facebook “Osservatorio contro i fascismi Trentino” riporta però solo l’episodio di Corso Buonarroti, scordandosi l’antefatto e rovesciando le responsabilità, parlando addirittura di “tentato omicidio”. Il referto medico però sostiene ben altro (come confermato in seguito dal CS Bruno stesso), il ragazzo ha riportato solo ferite superficiali con prognosi di 10 giorni.
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