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Truffe in negozio: quali sono le più frequenti dopo la fine del lockdown

by La Redazione
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Sfortunatamente, dopo il periodo di crisi dovuto all’emergenza sanitaria, stanno aumentando le truffe ai danni di commercianti e negozianti. Il periodo di crisi che si prolunga ha costretto moltissime imprese a chiudere, aumentando la disoccupazione. A soffrire sono stati anche i lavoratori autonomi alla giornata che, chiusi in casa, non avevano alcuna fonte di reddito. Ora che il Paese è finalmente nella fase 3, ci sono problemi sociali evidenti con un aumento spropositato di rapine in casa ma anche truffe in negozio.

In questo breve approfondimento, è possibile scoprire quali sono le truffe più frequenti denunciate dai commercianti e anche come proteggersi.

I contanti falsi

Purtroppo, una delle maggiori minacce per gli esercenti è sempre rappresentata dal denaro contraffatto. Oggi le banconote false sono sempre più difficili da riconoscere a occhio nudo perché sono falsificate con grande maestria. Tutti ormai dovrebbe sapere che la verifica delle banconote alla cassa è importante e quini essere attrezzati di conseguenza con prodotti per controllare il contante. Il problema è molto sentito dai piccoli commercianti nonché dagli ambulanti, nei bar, nei panifici, in tabaccheria dove gira molto contante. È d’obbligo tenere gli occhi aperti, non solo quando qualcuno paga con un grosso taglio ma anche con tagli più piccoli. Tuttavia, attenzione anche alle banconote di piccolo taglio come i 10 euro e addirittura le monete: oggi falsificano il più possibile.

Il resto sbagliato

Una truffa molto comune ai danni di tanti negozianti è imbrogliare con il resto. È un trucco che purtroppo è molto frequente, facile da mettere in atto se si è un po’ abili con le mani. Il cliente paga qualcosa di poco conto, come un semplice caffè, con una banconota di taglio medio non per forza alto, come da 20 euro. Il commerciante che dà correttamene resto in contanti, ma i truffatori con un veloce gesto, fanno sparire parte del resto appena consegnato, convincendo il commerciante ad aver sbagliato. Il negoziante prontamente rimedia dando la banconota mancante che, in realtà, viene quindi consegnata due volte. È una truffa che si vede molto nei bar e piccoli negozi alimentari.

Sedicenti servizi di pulizia

In ogni ambiente si deve prestare la massima attenzione alla pulizia e alla sanificazione. Le tradizionali pulizie non sono sufficienti per eliminare il rischio di contagio. Per tale motivo, moltissimi sono costretti a cercare dei veri esperti che si possano occupare in modo professionale della sanificazione garantendo la sicurezza a dipendenti ma anche al pubblico.

Diverse imprese sono state contattate da ditte di pulizia che poi si sono rivelate truffaldine. È capitato chiedessero alti costi per servizi di igienizzazione quando invece non venivano poi svolti correttamente senza i prodotti giusti. È difficile capire di chi ci si possa fidare: è sconsigliato cercare solo ed esclusivamente online dove i dati, recensioni comprese, possono esser facilmente contraffatti e falsificati. Meglio fare affidamento anche sul caro e vecchio passaparola per trovare un’impresa che non lucri e non imbrogli sulla salute degli altri.

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