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La Vanoni si scusa su Silvia Romano: “Ho sbagliato, era una battuta. Ma per me l’hanno costretta”

by Cristina Gauri
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vanoni romano

Roma, 15 mag – Ornella Vanoni ritorna sui suoi passi e fa mea culpa dopo l’intervento tranchant sul ritorno a casa e la conversione della cooperante Silvia Romano, liberata sabato scorso dopo un anno e mezzo di prigionia nelle mani dei terroristi di Al Shabaab. La cantante aveva postato sui social una frase provocatoria, in seguito rimossa: «Se era così felice, convertita, sposata per sua scelta, ma perché l’avete liberata?». Ora, in un’intervista a Repubblica, riferisce di essersi pentita: «Ho sbagliato. E lo dico senza problemi», spiega .«Volevo fare una battuta, ma non è il momento. Mi è venuta perché è il mio carattere. Ma io ho un grande rispetto per questa ragazza, ed era meglio stare zitti perché non sappiamo niente di quello che pensa, se per esempio è stata costretta a convertirsi o no. Per me sì, ma se serve a non morire a 25 anni anch’io mi converto subito e metto la veste verde».

A quanto pare l’intervista rilasciata dalla popolare cantante ha tutto il sapore di una Canossa dettata da preoccupazioni legate alle reazioni indignate di una parte del pubblico più politicamente corretto e a quelle del solito circuito mediatico custode della ortodossia progressista. D’altronde, sia pure in chiave paradossale e sarcastica, cosa aveva detto di davvero così esecrabile e censurabile la Vanoni? Aveva semplicemente fatto notare il cortocircuito di una narrazione che dipingeva la volontaria rapita, convertita di sua spontanea volontà e trattata con tutti i riguardi da un gruppo che nel corso degli anni si è reso responsabile di sanguinosi massacri.

E’ davvero più grave una battuta in apparenza insensibile o la volontà di far calare l’oblio più completo sul gruppo che ha rapito la Romano e le atrocità commesse nel corso degli anni dai jihadisti? Nella stessa intervista, d’altronde, la Vanoni continua a dirsi persuasa della non spontaneità della conversione – cosa su cui possono davvero esserci pochi dubbi. Era soltanto una critica appuntita, quella della cantante, a una certa mentalità che è riuscita – per quanto assurdo possa sembrare – nel trasformare persino un gruppo jihadista in una sorta di villaggio vacanze del multiculturalismo.

Cristina Gauri

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5 comments

Evar 16 Maggio 2020 - 6:39

Come per ogni cagasotto la dittatura del politacally correct ha già messo in luce la sua pochezza.

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gdwagdsa 16 Maggio 2020 - 8:54

Povera ragazza aveva proprio il volto della sofferenza di chi e’ stato rapito per un anno e mezzo ah ah ah .Agli italiani raccontatene un altra che non sono tutti cosi’ fessi.

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gdwagdsa 16 Maggio 2020 - 8:55

Forse molti come la vanoni ancora non hanno capito che questa signorina non la’ rapita proprio nessuno.

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Antonin 16 Maggio 2020 - 9:06

Da cittadino intelligente e no pecorone come mezza italia avro’ anche il diritto di esprimere i miei dubbi su questo a mio avviso finto rapimento .Se ti rapiscono in quelle zone di mmm d a a casa non ritorni piu’ .Uno o ti hanno rapito per un bel gruzzolo di qualche milione di euro, due o il rapimento non e’ vero e sei stato ospitato servito e riverita per altri motivi ,terzo non ci credo neanche morto che la conversione sia avvenuta dopo .

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luis r. 16 Maggio 2020 - 11:16

certo, il coro di reazioni indignate alla conversione,buonisti a parte, la dice lunga sull’ormai considerazione che ha l’islam tra di noi e come la corda sia ormai sul punto di rompersi. Non dico che siamo al “noi e loro”, ma quasi…

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