Roma, 18 dic – Mentre piovono infuocate le critiche nei confronti della vignetta satirica di Marione Improta, “colpevole” di aver paragonato la Ue al lager di Auschwitz, c’è chi è libero di speculare con disinvoltura su altre tragedie per attaccare i leader dell’opposizione.
Due piccioni con una fava
Parliamo di Vauro e del suo sconfinato cattivo gusto al servizio del governo: il vignettista toscano, stavolta, ha ben pensato di prendere due piccioni con una fava e darla addosso sia a Giorgia Meloni e Matteo Salvini, sia a chi si è speso per la diffusione della verità riguardo gli affidi illeciti di Bibbiano. Fa nulla se nel mentre si infanga la dignità di tutte le vittime della follia ideologica di quel sistema – su cui, checché se ne dica, il sipario non è calato e la magistratura si deve ancora pronunciare –, tanto per Vauro e tutti quelli come lui il “linguaggio di odio” non si applica.
La vignetta
Nell’ultima vignetta pubblicata su Left, infatti, il toscano ha disegnato un presepe in cui San Giuseppe ha le sembianze di Matteo Salvini e la Madonna quelle di Giorgia Meloni. E in mezzo, un Gesù Bambino terrorizzato che dice: «Mi sa che quest’anno chiedo asilo politico a Bibbiano». Vauro, così tenero coi terroristi a cui vorrebbe dare il reddito di cittadinanza, ma senza pietà nei confronti delle vittime innocenti dell’ideologia malata dei servizi sociali in Val d’Enza. I progressisti a Natale si trasformano tutti in orchi: interrompono le recite natalizie, fanno togliere le luminarie, proiettano film in cui Gesù diventa omosessuale e lo dipingono come pedofilo.
La Meloni: “Ripugnante”
Cristina Gauri
6 comments
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Ma questo è proprio inqualificabile.
Sauro, Vauro e Mauro sono tre gemelli identici.
Secondo voi è difficile distinguere Vauro dagli altri due ?
Questo soggetto finirà per suicidarsi.
Il governo Salvini ha fatto del contrasto ai migranti la propria bandiera, alimentando la malcelata xenofobia di un alto numero di mentecatti razzisti e italiani e con idee filofasciste. L’onorevole 8?) Giorgia Meloni ha seguito quella via. Adesso si infuriano se qualcuno ricorda loro chi sono e li costringe con una innocua vignetta a guardarsi allo specchio?
[…] Insomma, per Vauro non sarebbero le sue dichiarazioni pirotecniche che ballano sempre sul nervo scoperto dei…, ma sarebbe tutta colpa di Giorgia Meloni: “I commenti in rete sono arrivati immediatamente dopo le sue dichiarazioni. Basta guardare gli orari dei post!”. E poi si ammanta del velo del martire: “Ma io sono e resto un coscritto della libertà. Non me ne fotte un c…. dei giudizi come della tutela generica. O delle quattro querele di Salvini, tre delle quali sono state archiviate…Forse per questo stavolta nei commenti si è mostrato ‘meno in forma'”. Prendersela con un politico specifico forse è una perdita di tempo per Vauro; per restare fuori dai radar forse è meglio smettere di rilasciare dichiarazioni controverse. Ma poi chi parlerebbe più di lui? […]