Roma, 31 mag – Dal 1° giugno non servirà più il green pass per entrare in Italia. “Scade il 31 maggio l’ordinanza del Ministro della Salute che prevede la Certificazione Verde Covid-19 (green pass) per entrare in Italia. La misura non verrà prorogata”. E’ quanto si legge nella breve nota dell’Ufficio Stampa del ministero della Salute. Provvedimento restrittivo finalmente eliminato dunque, per dare una spinta fondamentale al settore turistico messo a durissima prova negli ultimi due anni. In quasi tutti i Paesi europei, a dirla tutta, il green pass era già stato eliminato, così come le altre restrizioni anti-Covid. Resta obbligatorio per entrare soltanto in Germania, Spagna, Portogallo e Francia. Posto che non sono pochi i cittadini a temere una reintroduzione del certificato verde con la fine della stagione estiva e proseguono gli allarmismi di certi guru di un ritorno alla catastrofe, in Italia sono ancora in vigore altre restrizioni. Vediamo quali e quando, ciascuna di queste, dovrebbe essere eliminata stando alla road map del governo.
Via green pass dal 1° giugno. Ecco le altre restrizioni in vigore
Mascherine – L’obbligo di indossare la mascherina resta in vigore fino al 15 giugno in cinema, teatri e spettacoli chiusi. Il governo potrebbe prolungarlo, almeno fino a luglio, per quanto riguarda i trasporti a lunga percorrenza come aerei e treni al alta velocità, oltreché in ospedali e Rsa. Mascherine obbligatorie anche a scuola fino alla fine dell’anno scolastico, quindi anche durante gli esami di maturità. Permane una sostanziale incertezza inoltre nei luoghi di lavoro privati, relativamente agli ambienti condivisi, dove l’obbligo di indossare la mascherina è già stato prorogato fino al 30 giugno e si attende una nuova valutazione del governo. Ricordiamo che negli uffici pubblici l’utilizzo della mascherina Ffp2 è ormai solo raccomandato.
Obbligo vaccinale – Resta obbligatorio fino al 15 giugno – data in cui dovrebbe venire meno – l’obbligo vaccinale per gli over 50, le forze dell’ordine e i lavoratori delle scuole. Per gli operatori sanitari e i lavoratori di ospedali e Rsa l’obbligo vaccinale resterà in vigore fino al 31 dicembre. Mentre per quanto riguarda il provvedimento che regola il lavoro da casa, il cosiddetto smart working, nel settore privato la scadenza è prevista il 31 agosto.
Alessandro Della Guglia