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Violenze di Colonia: colpirono in 2000, molti erano profughi

by La Redazione
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violenze di coloniaRoma, 11 lug – Il tentativo di minimizzare i fatti di Colonia – quando, durante la notte di Capodanno, la piazza principale della città fu occupata militarmente dagli allogeni per molestare e derubare tutte le donne di passaggio – è definitivamente destinato a naufragare nel nulla. Ci hanno detto che la cosa era stata ingigantita, che non potevamo dire con certezza che i colpevoli fossero stranieri, che i casi non erano poi così tanti. Ora a fare giustizia arriva un rapporto della polizia criminale federale tedesca anticipato dal il quotidiano Sueddeutsche Zeitung. Ebbene, sono state ben 1200 le donne che la notte di Capodanno hanno subito aggressioni sessuali a Colonia, Amburgo, Stoccarda e altre città tedesche. Circa 2000 gli uomini coinvolti. Nel dettaglio, si parla di 650 i reati commessi a Colonia e oltre 400 ad Amburgo, ma aggressioni risultano essersi verificate anche a Stoccarda e in altre città tedesche. Sui circa 2000 uomini coinvolti, solo 120 persone sono state identificate.

“Ben” 4 (quattro) le condanne: due a Colonia, una Duesseldorf e Nuertingen. La maggior parte dei sospetti sono nord-africani e afghani, oltre la metà arrivati in Germania nel 2015. “profughi“, quindi, “in fuga dalla guerra“. Tant’è che il capo della polizia criminale federale tedesca, Holger Muench, ha dovuto ammettere: “Il recente flusso di profughi ha dunque avuto a che fare con le violenze di Capodanno”. Ma va? Perché non spiegarlo agli “smascheratori di bufale” autoproclamatisi, che hanno cercato in tutti i modi di negare tale nesso, quando non di negare il fatto in sé.  E invece tutto è andato proprio come indicavano i populisti, xenofobi, parlatori alla pancia del paese, soffiatori su paure inesistenti. Eppure forse le paure non erano così ingiustificate. E se qualche politico parla alla pancia, molti immigrati sembrano interessati a qualche organo più in basso.

Giuliano Lebelli

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