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Violenze sessuali di Capodanno, prima condanna: 5 anni al marocchino Bouguedra

by Cristina Gauri
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Miano, 3 mag — Arriva la prima condanna per le efferate violenze sessuali di gruppo, compiute da decine di ragazzi stranieri, avvenute a Milano la notte di Capodanno 2022 in piazza Duomo: 5 anni e dieci mesi a Abdallah Bouguedra, 22enne marocchino di origine ma nato a Torino, per concorso in violenza sessuale di gruppo e lesioni nei confronti di una studentessa, all’epoca 19enne, avvenuta la notte di Capodanno del 2022 in piazza Duomo.

I giudici della quinta sezione penale lo hanno assolto dal reato di rapina della borsa della vittima e hanno riconosciuto alla 19enne parte civile una provvisionale di risarcimento da 30mila euro. Un risarcimento da 7mila euro è stato riconosciuto, sempre a carico dell’imputato, a favore del Comune di Milano, parte civile. Il verdetto per gli altri due imputati — che hanno scelto di avvalersi del rito abbreviato — arriverà giovedì 4 maggio.

Violenze di Capodanno a Milano, c’è la prima condanna: 5 anni al marocchino Bouguedra

Terminata la requisitoria, la pm Alessia Menegazzo aveva chiesto 6 anni. «Non ci sono dubbi sulla colpevolezza di Abdallah Bouguedra dal momento che le vittime lo hanno visto nel primo segmento dell’accerchiamento — aveva sostenuto — Con assoluta ostinazione, e nonostante le evidenze processuali, Bouguedra ha sostenuto fino all’ultima udienza di non essere il ragazzo descritto dalle vittime». Le due ragazze, quella notte di Capodanno, pochi minuti prima delle violenze di tutto il branco «erano state avvicinate e molestate. Ricordavano benissimo quel ragazzo con il giubbotto rosso e le mechès bionde».

“Ha sempre mentito”

Per la Menegazzo il 22enne marocchino «ha sempre mentito, era lì faceva muro mentre» la ragazza «veniva brutalmente violentata. Non si tratta di una mera partecipazione, ma di una presenza attiva per soddisfare il proprio piacere. Ha aumentato la forza intimidatrice del branco» con la quale «ha agevolato gli altri aggressori. La sua presenza ha annientato e paralizzato la forza di reazione della vittima». Il legale di Bouguedra, Giuseppe Boccia, ha annunciato ricorso. «Questa è la giustizia in Italia, il mio non è il primo caso di malagiustizia», queste le parole di Abdallah Bouguedra dopo aver appreso il verdetto.

L’incubo 

Quel Capodanno dieci ragazze, in momenti diversi della nottata, vennero accerchiate da decine di ragazzi, tutti stranieri: prese, palpeggiate, rapinate di borse e cellulari, buttate a terra, lasciate con i vestiti a brandelli. Il tutto documentato da video. «Siamo state travolte da 40/50 ragazzi, dai 16 ai 25 anni, ci hanno toccate. Ci spingevano e ci passavano da un ragazzo all’altro», è la testimonianza di una delle vittime. «Era lì che cercava di coprirsi con il giubbino, non aveva più indumenti addosso, rannicchiata per terra piena di lividi, i pantaloni abbassati alle caviglie», racconterà uno dei testimoni. Il tutto davanti alla polizia che, testimoniano le vittime, non ha mosso un dito.

Una modalità che ricalca perfettamente gli stupri compiuti da nordafricani nel Capodanno 2016, nella città tedesca di Colonia. La conquista di un territorio tramite l’affermazione della propria dominanza sessuale sulle donne locali. Le ragazze italiane ed europee (ci sono anche due tedesche tra le vittime), quelle non protette dal velo, non possono più ritenersi al sicuro nelle loro stesse città.

Cristina Gauri

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Germano 3 Maggio 2023 - 3:32

nato a Torino…cioè secondo il PD è un italiano

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