Milano, 30 ott – Il “detective dell’incubo” Dylan Dog nato dall’immaginazione di Tiziano Sclavi è sempre stato, per la verità, molto uniformato al politicamente corretto sin dagli esordi, con le sue lotte sempre a favore di generici “deboli” ed emarginati.
Addio Dylan “sciupafemmine”
Tuttavia sull’eterosessualità di Dylan Dog ci potevamo mettere la mano sul fuoco: anzi, alzi la mano dal fuoco chi, specialmente tra il pubblico maschile, attendeva con “ansia” la parte dell’albo di Dyd in cui si giungeva finalmente alla copula dell’eroe con la sempre avvenente controparte femminile – spesso destinata a sparire per mai più tornare una volta risolto il “mistero” di turno (alla faccia delle femministe).
Ora sposa Groucho
Adesso però Roberto Recchioni, direttore e curatore della collana del detective di Craven Road, rivela in una intervista a Repubblica che nei prossimi sei numeri (401-406) di Dyd vedremo nientemeno che il matrimonio tra Dylan e il suo storico aiutante Groucho, con tanto di sigari e baffoni. E assicura Recchioni, che parla a nome di Sclavi: “Non è uno scherzo, non è una gag, non è un escamotage: è un matrimonio d’amore”.
“Dylan sempre schierato coi deboli”
Alle nozze omosessuali di Dylan Dog pare che un invitato domandi: “Ma la sposa può avere i baffi?” e a rispondere è l’ispettore Bloch: “La sposa può avere quello che vuole”. Continua Recchioni: “Dylan ha sempre preso posizione in maniera molto precisa: non c’è lettore che possa pensare che lui non sia a favore dei matrimoni gay” e sottolinea come “Old boy” sia sempre stato dalla parte di chi “in qualche modo è oppresso”. “Dylan è quello che ha combattuto contro i nazisti a Londra in Dr Terror, è quello che ha sempre detto che i veri “mostri” sono il perbenismo, la presunta “normalità”, il pensiero borghese. Per cui è normale portare Dylan al centro di un dibattito forte su una battaglia che mi sento fermamente di voler combattere”. Niente da eccepire, come già detto, ma di Dylan ricordiamo come sostenesse di “innamorarsi” a ogni avventura: sempre di donne, tuttavia, e sempre avvenenti come pin up. “Lo dicevano già i Beatles con All You Need Is Love: sembra facile ma è la cosa più difficile. Se invece di avere paura dei nostri simili che sbarcano sulle nostre coste avessimo un sentimento diverso, se avessimo empatia per il nostro prossimo, il mondo andrebbe decisamente meglio”. Il mondo andrebbe ancor meglio se si tenesse alla coerenza narrativa dei personaggi, specialmente quelli dei fumetti, che sempre più spesso, in barba a qualsiasi logica, vengono piegati ai nuovi dettami del politicamente corretto: ma noi, vecchi fan di Dylan Dog, non dimentichiamo le signorine nude e disinibite che hanno accompagnato ogni mostro che il detective inventato da Sclavi ha mai incontrato. Dal primo albo fino a ieri, sceneggiatori e disegnatori di Dylan Dog hanno (per usare un termine caro al mondo arcobaleno e anche alle novelle femministe) “sfruttato” il corpo femminile per fare presa sul pubblico e per vendere più copie. Altro che Dylan Dog che sposa Groucho (il quale, a sua volta, è cosa ben nota che subisce assai il fascino femminile). Non ci si reinventa omosessuali tanto per tenere fede alle mode e questa ultima invenzione ricopre di ridicolo un personaggio che già, negli anni, ha perso molto smalto.
Ilaria Paoletti
9 comments
Embè? Che cosa ci si può aspettare da uno che si chiama RECCHIONI???….. Si può solo ribadire un vecchio principio: un NOME, un PROGRAMMA!!!….. Buona Fortuna! Italia!!!
Inoltre, l’ editoria Bonelli e da sempre schierata a sinistra. Una sinistra a noi tutti nota. Una sinistra per la quale il pensiero “di destra” , non può che sfociare nel “male assoluto” ! Nell’ “OLOCAUSTO” ! Ergo, TUTTI coloro che hanno opinioni di “DESTRA” , delle due, l’ una: o sono poveri DEFICIENTI, o sono MALVAGI & PRAVI ESECUTORI dei dettami del MALIGNO!!! Quindi, dalla Bonelli, così PRONA al “politicamente corretto ” , e validamente coadiuvata dal “signor” Recchioni, aspettiamoci pure la scoperta che Tex Willer & Kit Carson se la sono sempre “intesa” ! Con la dovuta DISCREZIONE attribuibile a “tempi bui” , Ovvio! Lo stesso potrà valere per Zagor & Cico, per Martin Mystere e il neandertaliano Java , etc. etc. , per finire magari, chesso’, a Blek Macigno che sodomizza l’ imberbe Ronnie, e, all’ occasione, pure il Professor Occultis! Ma che mondo meraviglioso che ci aspetta! A braccia, (e non solo! n.d.r.), aperte!!! Sic!…..
Quando ero ragazzo, andiamo ai primi anni 70 del secolo scorso, esisteva un fumetto per omosessuali maschi, e con protagonisti due omosessuali maschi: l’ attore Rolando Del Fico ed il suo amante: il regista Seghini. Nonostante i nomi più che calzanti dei protagonisti, e la veste editoriale dedicata e tutt’ altro che povera, la pubblicazione scomparve dopo pochi numeri, per ” carenza” di lettori ed estimatori… Allora gli adolescenti preferivano consumare fumetti tipo: ISABELLA, LUCIFERA, JACULA, e simili personaggi femminili che definire “disponibili” , (volenti i nolenti, a seconda di storie e ambientazioni che caratterizzavano le loro movimentatissime e rocambolesche avventure, n.d.r.), è un’ eufemismo. Altri tempi…!…..
I massoni sionisti attingono a piene mani anche da fumetti, cartoon e Disney. maledetti usurai satanisti.
Ma andate a cacare và, buffoni.
Che altro aggiungere? Bravissima Ilaria Paoletti che ha trovato le parole. Io non ci riesco. Per il “politically correct”, potevano creare un altro personaggio… ma evidentemente non ne sono in grado
Non è PER NULLA una questione di essere, oppure no, in grado di “inventarsi” PERSONAGGI con determinate caratteristiche. Per capire questo concetto bisogna focalizzare l’attenzione sull’ odioso, DEMONIACO “programmino” delle “élites” globaliste che tanto ci AMANO! Nel “caso” in argomento, settore, diciamo, “intimo” , il programma si chiama: “GENDER FLUID” . Da ciò si evince facilmente che, a detto programma non interessano “personaggi” “dedicati” , o “di nicchia”. il GENDER FLUID” , prodotto del MONDIALISMO,. mira a diventare PREGNANTE, MASSIVO & GENERALIZZATO! La “BUSONIZZAZIONE” delle “masse” deve iniziare con un CAPILLARE indottrinamento che deve iniziare dalla più TENERA ETÀ! (BIBBIANO e stato SOLAMENTE un piccolo passo INIZIALE! AHINOI!!!). Si può agevolmente fare un parallelo con un” altro PROGRAMMA: l’ INVASIONE a cui ci vogliono così PERVICACEMENTE ASSOGGETTARE! Pure questa INVASIONE, che LORO descrivono edulcoratamente come : “FENOMENI MIGRATORI” , è stata GESTITA & FACILITATA dalle “élites” senza badare a spese! (Con i NOSTRI SOLDI! of course!!!). Gestita e facilitata fino a farla diventare il più possibile: PREGNANTE, MASSIVA& GENERALIZZATA! Dunque, tornando al caso della Casa Editrice Bonelli, il disegno non è quello di creare un personaggio, che potrebbe PURE NON DIVENTARE un SUCCESSO EDITORIALE, quindi un fenomeno di costume. Occorre deformare e storpiare all’ occorrenza personaggi popolari che “fenomeni di costume” lo sono già! Le RESISTENZE a queste ” forzature” ci sono, e si vedono! Ma le “élites” , come la Chiesa, sono usi a “piani” a lungo termine. Usi alla CANCELLAZIONE della MEMORIA! (Per questo si parla di togliere il voto,(oltre che i figli!), agli ANZIANI! La “fluidità di genere” e un’ altro dei tanti MEZZI utilizzati da COLORO che PIANIFICANO la CANCELLAZIONE dei CAUCASICI, o la loro progressiva, irreversibile SVALUTAZIONE! Il nostro DYLAN DOG, ( la casa editrice Bonelli, n.d.r.), aspira a diventare, sempre di più , un microscopico TASSELLO di un diabolico, tossico , malsano & perverso MOSAICO PLANETARIO!
a raga, ma è un fumetto… se vi da fastidio che un uomo limoni con un altro uomo non lo leggete. Io lo leggevo da ragazzino, poi ho smesso, ma mica perché gli piace l’abbacchio. Vi è venuto in mente che magari l’autore abbia voluto fare sta scelta solo per fini narrativi? Pare che ogni volta che si parla di gay ne facciate una faccenda più grossa di quella che è… Vi da fastidio leggere Dylan Dog solo perché non è etero? Mi pare un pelo eccessivo farci un articolo e sprecare tempo a discuterne. Che poi ho anche commentato… Ma che ci faccio qui?!…
Negli anni 90,pur essendo un giovanissimo militante di sinistra, trovavo difficilmente digeribili albi di Dylan Dog come “il marchio rosso”, “feste di sangue” o “maledizione nera”(se i neri fossero realmente come descritti in questo albo, dovrebbero suscitare grande diffidenza, più che senso di solidarietà…)solo per citarne alcuni. Ero un bambino quando scoprì questa serie già dal primo numero, l’ho amata molto, ma poi mi è risultata insopportabile. Quello di cui sentivo il bisogno erano belle storie, ed invece poco alla volta si misero a fare sociologia da accatto.
Me ne allontanai, anche se qualche volta ne compravo ancora qualche copia per nostalgia e curiosità…Non mi stupisco molto della situazione attuale (una mia amica mi fece leggere un paio di albi dell’era Recchioni, ed erano di una bruttezza unica, oltre che più politicizzati del solito). Certo col matrimonio Dylan -Groucho hanno raggiunto il vertice massimo dell’idiozia….