Roma, 12 giu – Dopo settantacinque anni rivedono la luce i documenti contenuti nel libro “Hitler e Mussolini. Lettere, documenti, intercettazioni telefoniche“. Il volume venne pubblicato in una manciata di copie nel 1946 per poi sparire dalla circolazione. Da oggi torna disponibile grazie alla casa editrice Adler, arricchito da una lunga presentazione del prof. Franco Cardini.
Hitler e Mussolini: un fedele e variegato carteggio
Si tratta della presentazione fedele e accurata di 67 documenti, in parte in edizione originale italiana, in parte in traduzione dal tedesco. Vanno da un messaggio telefonico del ministro degli esteri del Reich von Ribbentrop trasmesso all’ambasciatore tedesco a Roma von Mackensen il 2 agosto del ’39 con l’ordine d’immediata consegna al Duce ad una serie di precisazioni a proposito del trattato passando per una serie nutrita di lettere, messaggi fonografici, mozioni di governo, intercettazioni telefoniche, note, verbali di riunioni, relazioni e comunicati vari. Fino agli ultimi quattro, drammatici “pezzi” che documentano l’eclisse di Mussolini e la sua uscita di scena, quanto meno fino al settembre del ’43.
Tra i documenti qui editi, i più interessanti riguardano senza dubbio lo scambio epistolare fra i due statisti. Nell’arco di quattro anni, e pur tenendo presenti l’irregolarità della corrispondenza e l’eterogeneità, emerge come gradualmente il senso di rispetto e a tratti quasi di devozione con cui Hitler si rivolge a Mussolini.
I documenti pubblicati aprono una nuova prospettiva sui fatti politici e militari che vanno dall’estate del 1939 ai giorni del governo Badoglio. Lasciar parlare documenti originali permette al lettore di calarsi nel contesto storico-politico del periodo, senza alcun filtro. Scevri da influenze propagandistiche che troppo spesso falsano il dibattito storico su quegli anni. Il testo pubblicato da Adler consente di avere una visione diretta e le personalità di Hitler e Mussolini emergono vivide. Così come il loro rapporto si palesa in tutta la sua autenticità. Facendo parlare i diretti protagonisti: il miglior modo per far assumere ad un periodo così complesso proporzioni storicamente più esatte.
Saverio Di Giulio