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Il gioco d’azzardo al tempo dei gladiatori

by La Redazione
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Quando si parla di gioco e di gladiatori, è facile pensare a una delle slot online più popolari, Gladiator appunto. Grazie al suo jackpot sempre in crescita, questa slot machine è tra le preferite dei giocatori nei casinò legali AAMS. Ma una nuova straordinaria scoperta avvicina il gioco d’azzardo al mondo dei gladiatori in un altro modo. E Russell Crowe, l’eroe del film pluripremiato, questa volta, non c’entra nulla. Nel Colosseo si scommetteva e si giocava d’azzardo!

Ma facciamo qualche passo indietro nel tempo. Anzi un bel po’ di passi!

Siamo nel V secolo dopo Cristo, e lo scenario verosimile, offertoci dagli ultimi ritrovamenti archeologici, è quello di un Colosseo affollato. Sulle tribune, oltre cibo e bevande, fanno la loro comparsa le scommesse che regalavano qualche brivido in più al pubblico in cerca di divertimento. Su cosa si commetteva? Probabilmente sugli incontri tra cacciatori e belve feroci che si svolgevano nell’arena. Una sorta di antesignano della corrida, o giù di lì.

A raccontarcelo sono dei reperti archeologici rinvenuti nella prima pavimentazione dell’Anfiteatro Flavio. Il ritrovamento di più di 200 monete in bronzo, e decine di dadi ha fatto emergere un mondo nascosto dai secoli. E conferma quella smania per le scommesse e per i giochi come quello dei dadi, che pervadeva le masse già a quei tempi.

Orsi e dadi al centro dei giochi

Gli spettatori occupavano gli spalti, che al giorno d’oggi siamo abituati a vedere irrimediabilmente vuoti. Si godevano lo spettacolo, che poteva essere anche molto cruento, e si scambiavano puntate tra di loro. Probabilmente tra un combattimento e il successivo, giocavano con i dadi. Tanto per aggiungere un po’ di pepe alle altre attività della giornata.

Le monete ritrovate erano di scarso valore all’epoca, come i centesimi odierni. Ma erano proprio le monete tipicamente utilizzate per fare le scommesse. Per quanto riguarda i dadi rinvenuti con le monete, sono perfettamente conservati. E sono stati creati seguendo la regola del 7. Ossia i numeri che si trovano sulle facce opposte danno come somma il 7.

Quando ormai l’epoca dei gladiatori si era conclusa, dunque, il Colosseo continuava ad ospitare spettacoli e folle entusiaste. Lungi dall’essere abbandonato, infatti riviveva i suoi fasti con nuovi combattimenti. I ritrovamenti di ossa di orso fanno pensare che questi mammiferi avessero un ruolo negli spettacoli offerti nell’arena. Mentre probabilmente ai tempi delle scommesse i grossi felini come tigri e leoni, già non si vedevano più.

Il gioco d’azzardo: una passione vecchia quanto il mondo

Che il gioco d’azzardo sia una passione antica che ha accompagnato l’umanità sin dagli albori era un fatto già noto. Si pensa che le prime forme di scommessa possano risalire addirittura al 4000 a. C. A quell’epoca in Egitto si praticava il gioco del Senet, una sorta di dama. In palio vi era il destino dopo la morte. Gli antichi greci raffigurarono il gioco dei dadi su vasi di terracotta. A quei tempi i dadi erano in genere fatti con le ossa di animali.

Diversi affreschi rinvenuti a Pompei raffigurano invece vari momenti di partite di dadi, che venivano disputate nelle osterie, causando spesso liti tra i giocatori. Nacquero così le tabernae lusoriae, che possono essere considerate come le prime case da gioco mai esistite.

Il gioco d’azzardo spesso viene visto come un qualcosa di moderno, perché associato a slot machine ipertecnologiche o a siti di casinò online. In realtà è una pratica che affonda le sue radici agli albori dell’umanità. Da quando l’uomo ha cominciato il suo cammino verso l’evoluzione, ha sviluppato la passione per il gioco e per le scommesse. Con modalità che non differiscono troppo da quelle che conosciamo ancora oggi.

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