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“L’Italiano”: l’ultima fatica di Pérez-Reverte celebra gli eroi della X Mas

by La Redazione
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Roma, 18 lug — Arturo Pérez-Reverte ci aveva già abituati a rimanere incatenati ai suoi romanzi, con il suo stile di scrittura evocativo e ricco di particolari, ma in quest’ultima sua opera si è davvero superato. L’italiano è un libro che, da settembre 2021 data di prima pubblicazione, ha ottenuto in Spagna un tale successo da spingere la Cattleya Producciones a produrne la miniserie che ne trasporrà la trama per un pubblico molto più ampio, come annunciato nei giorni scorsi. Ma quale nuova avventura, dunque, propone ai suoi lettori lo scrittore di Cartagena?

L’italiano: l’ultima fatica di Pérez-Reverte celebra gli eroi della X Mas

Ebbene, nel volume uscito in Italia da pochissimo a cura di Rizzoli, si affronta con la dovizia di dettagli tipica del cronista di guerra quale Pérez-Reverte è stato, la vicenda degli uomini Gamma della X Flottiglia Mas. I protagonisti sono i componenti della «famigerata» Squadriglia dell’Orsa Maggiore le cui gesta ardimentose ed eroiche sono ben note. Fulcro del romanzo è l‘intreccio tra una vicenda storica epica — gli attacchi della Decima Mas alla flotta britannica a Gibilterra nel 1942 culminati nell’operazione GG1 — e una potente storia d’amore tra una giovane libraia e uno degli Uomini Gamma.

Voce narrante un giornalista spagnolo che, incuriosito da una foto appesa in una libreria veneziana dal nome significativo, «Olterra», inizia a raccontare — tra flashback e salti nel presente — cosa accade al Secondo Capo della Regia Marina Teseo Lombardo, ai suoi camerati e alla gibilterrana Elena Arbués. Ne L’italiano Pérez-Reverte incanta e ipnotizza con le descrizioni delle azioni in notturna: il bagliore delle esplosioni, le scie luminose dei traccianti, la bellezza sinistra e incombente della Rocca, la fosforescenza delle piccole onde create dall’elica di coda dei «maiali». 

Un omaggio al coraggio dei soldati italiani

Le sensazioni fisiche e le emozioni degli «operatori» arrivano a noi con nitidezza incredibile: si riesce a percepire il freddo durante le azioni di sabotaggio a cavallo dei maiali, le pieghe della muta di gomma ci feriscono la pelle e ci provocano dolore, facciamo fatica a respirare quando l’acqua si insinua sotto la loro maschera, ci fanno male le orecchie quando gli inglesi sganciano le bombe di profondità e le deflagrazioni delle cariche creano onde sotto la nera superficie del mare. E’ tutto di una veridicità sconvolgente. Questo romanzo riesce a trasmettere l’ardimento e lo spirito di sacrificio di quegli uomini — omaggiandone il coraggio e rendendo loro l’onore delle armi — che furono tra i più gloriosi ed intrepidi della storia della Seconda guerra. 

Francesca D’Anna

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