Roma, 25 dic – E’ Natale. Tempo di famiglia, regali, recite alle scuole elementari e in…Parlamento. Sì perché il dubbio sorge spontaneo: non è che tra un panettone e l’ennesima replica di Una poltrona per due, tante volte vi siete persi la recita di Natale di Paola Taverna? Nel caso tale infausto evento si fosse verificato, per voi lettori del Primato Nazionale ecco qui la prova da accademia nazionale di arte drammatica della vicepresidente del Senato. Roba da far rimpiangere i bei tempi della pasionaria 5 Stelle in versione pesciarola del Quarticciolo, quando tra un paio di vaffanculi e un augurio di morte al Pd (prima di rimanere folgorata sulla via del patto della poltrona), risultava senza dubbio più autentica e simpatica.
La grottesca ironia sulla Meloni
E invece ecco che per spiegare la manovra che dovrebbe contenere anche aiuti alle famiglie e alle mamme, la Taverna insieme a Gianluca Castaldi, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, si lancia in uno spot basato su una recitazione improbabile e una “sceneggiatura” nonsense. L’obiettivo era quello di realizzare una parodia in chiave politica di Camera cafè, chiamando il breve promo “Parlamento cafè”. L’intento era quello di ironizzare in particolar modo su Giorgia Meloni, appellata sarcasticamente “la madre del popolo”, rea di non aver voluto firmare la legge di bilancio giallofucsia, con evidente riferimento all’ormai celebre “Io sono Giorgia”.
Luca Bizzarri si rivolta nella tomba
Il risultato è grottesco: non passa il messaggio, né il video suscita mezza risata. Partirono per perculare e finirono per essere perculati. Tanto che a stroncare la recita ci pensa lo stesso Luca Bizzarri, storico protagonista di Camera cafè: “Non sanno che il programma in onda su Italia 1 aveva una telecamera fissa, non sanno che era davanti alla macchinetta, non sanno recitare e a giudicare dall’ultima battuta non sanno nemmeno coniugare i verbi in italiano”. Insomma, i grillini partono con l’idea di divertire e deridere un avversario politico, finiscono con Luca Bizzarri che li stronca correggendoli sui congiuntivi. Il tutto con un risultato visivo da “Occhi del cuore“. Paola Taverna torna a magnà er panettone che è mejo.
Parlamento Cafè – Il video
Davide Di Stefano
7 comments
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…lo squallore politico e culturale è infinito… povera Italia in mano al nulla assoluto..
Le manovre si fanno per trovare le risorse per coprire le spese sempre crescenti che lo stato deve affrontare ogni anno in seguito alla perdita della sovranità monetaria.
Far credere che si facciano per distribuire soldi o togliere tasse è forviante.
Può darsi che danno Uno ma tolgono Dieci.
Poveri noi, ma cosa abbiamo fatto di così terribile per meritarci questi individui?
A parte che poi ai due è cresciuto il naso ……. ma …. come si dovrebbe intitolare il siparietto ?
bugiardo più bugiarda
scemo e più scema
balle, what else !
A Paola , ma co li 25.000 €uri che freghi a li Italiani ogni mese ….. curarte la pelle no ????
pari mi nonna o la sorella de Tutankamon , che la mummia è più FRESCA ‘de te .
[…] “recita di Natale” della senatrice / pesciarola Paola Taverna non ha assolutamente niente da invidiare a Grazie Padre Pio di Gigione o ad un trailer di Maccio […]