Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana… e poi parte quella musica, capace di trasportarti davvero in un altro mondo al di là delle stelle. Per tutti, la prima volta che hanno visto Star Wars, è stato così: un viaggio, un’esperienza meta-sensoriale. Una saga che sapeva unire fantascienza e fantasy, pirati spaziali e ordini cavallereschi, robot e spiritualità. Poi, si decise di rovinare tutto. La trilogia prequel, che fu bocciata da quasi tutti i fan. Le serie animate, che fecero breccia sui giovanissimi ma raramente sugli adulti, restando un prodotto di nicchia tuttalpiù gradevole ma nient’altro. Poi l’imbarazzante trilogia sequel. Quel senso di rapimento, di star guardando qualcosa di unico ed epico, quella «vibrazione nella Forza» non fu mai più avvertita, se non forse per Rogue One.
Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di marzo 2022
Mandalorian rigenera Star Wars
La fine? No. Le profezie parlavano di chi avrebbe riportato l’equilibrio nella Forza, ed ecco che arrivò Jon Favreau. Unendo le forze con Dave Filoni, il creatore delle serie animate, nel momento più buio ecco giungere la serie The Mandalorian, seguita dalla recentissima The Book of Boba Fett. La storia di un cacciatore di taglie appartenente alla cultura guerriera mandaloriana, la cui via spirituale è fatta di lealtà, onore e sacrificio. E che per ogni volta che gli stranieri lo guardano con aria stupita, quando egli sta per compiere qualcosa di folle solo per raggiungere un risultato eroico, ha una sola, secca risposta: «Questa è la Via».
Questa è la Via
Storia che si intreccia con quella del cacciatore di taglie più famoso dell’universo di Star Wars, Boba Fett appunto. In una contaminazione di western, chambara, gangster movie, fantascienza classica e pulp, Favreau e Filoni si riallacciano alla vera identità di Star Wars, riuscendo a espanderne la mitologia. Un ritorno allo spirito originale come non si era mai visto prima, volto però non alla nostalgia, ma anzi a far esplodere un nuovo mondo da quello originale. E, forse, anche migliorato. Vengono ripresi personaggi e trame delle serie animate, ma con uno spessore tutto nuovo: ma non è solo quello. È tutto visto da un’altra ottica, non più quella bene-male e, diciamocelo, un po’ pensiero-debolista degli Jedi. Se nella serie animata avevamo visto la nuova via pacifica di Mandalore come un’esperienza positiva, qua viene detto chiaro e tondo che abbandonare le radici guerriere è stato un errore che ha portato la civiltà alla rovina e che ora bisogna purificare le antiche armi per farla rinascere. Se nei film i Tusken e altre razze erano raffigurate come barbare e incivili, qua le vediamo direttamente dall’interno, scoprendo culture sciamanico-guerriere fatte di sacri riti magici. Se abbiamo sempre visto i…
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