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#Tuttimaschi. La Murgia e l’ultima inutile crociata contro un festival di bellezza

by Nadia Vandelli
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Roma, 09 Set – Questa mattina su Twitter Michela Murgia pone una domanda al mondo: “Io vorrei sapere perché gli intellettuali e gli artisti vanno ai festival sessisti #tuttimaschi come se nulla fosse”. Festival sessisti? Sanremo inizia a breve, oppure parliamo di un raduno di negazionisti del calcio femminile? Acqua: la Murgia parla del Festival della Bellezza che si terrà all’Arena di Verona. Nessuna donna in cartellone, esclusa una bambina nella locandina. Il Festival della Bellezza di Verona vede la partecipazione di 14 ospiti,  “tutti maschi”:  Baricco, Mogol, Bennato, Morgan, Sgarbi, Galimberti, Serra, Morandi, Boni, Cacciari, Bollani, Buffa, Tranquillo e Dix. Insomma, basta leggere i nomi per capire che non parliamo esattamente del gotha del patriarcato sovranista. “Immagino che nessuno di loro abbia detto a sua volta: se non c’è nemmeno una donna non vengo. Avrebbero dovuto dirlo? Forse”, si domanda e si risponde la Murgia.

Colei che ha donato al mondo il Fascistometro nel suo pezzo per Robinson di Repubblica rivendica come la sensibilità nei confronti di questa tematica, ovvero l’inclusività di genere (ogni volta che scriviamo queste parole una suffragetta fa una piroetta nella tomba) abbia portato al “boicottaggio internazionale” di alcune iniziative perniciosamente maschiliste, come nel 2016, quando “è stato possibile che i maggiori fumettisti del mondo – tra cui Milo Manara – ritirassero la partecipazione al Gran Prix de Angoulême, il Nobel del fumetto, perché nella rosa dei candidati non c’era nemmeno una donna”. Me cojoni! Per citare Dante. Le donne ringraziano!

La spiegazione degli organizzatori

Quando l’hashtag #tuttimaschi e le proteste delle femministe hanno raggiunto vette di isteria da primo giorno dei saldi, gli organizzatori del Festival della Bellezza si sono trovati costretti a chiarire: “L’attuale programma non riflette quello originario che avrebbe previsto eventi ideati per il Festival da artiste come Charlotte Rampling, Ute Lemper, Jane Birkin e Patti Smith, che sono state impossibilitate a partecipare per le problematiche relative al Covid-19. Molte altre figure femminili sono state invitate, ma non se la sono sentita di intervenire in un periodo difficile in un contesto particolare come l’Arena di Verona”. Questo il comunicato. E la Murgia, che proprio non ci sta a vedere le polemiche smontare come la credibilità di un articolo di Berizzi, dà il meglio di sé: “Tutto spiegato. Non sono essi che non le hanno invitate, sono loro che non sono volute venire. Ah, queste donne timorose del pericolo dell’Arena, luogo per gladiatori, hic sunt leones, dove è richiesto il fisico per il Covid ruggente, specie se inviti tutte over 60 e chiedi loro di venire dall’estero”. La giunonica sarda poteva evitare di prendere per il culo le legittime paranoie salutiste delle signore citate e sfruttare le sue conoscenze nel milieu della sinistra italiana per interrogare, chessò, la Smith o la Rampling e verificare la notizia. Ma perché cercare un confronto quando si può continuare a parlare da soli e a darsi ragione?

“Sarei pure disposta a crederci, se non fosse che quando il genere che incarna arte e cultura è solo quello maschile, la differenza mi pare che gli organizzatori l’abbiano fatta benissimo”, chiosa la Murgia nel suo atto unico per scrittrice femminista. Il sospetto, come sempre, è che dietro queste rivendicazioni ci sia una sonora rosicata. Al forfait delle star internazionali di sesso femminile gli organizzatori non hanno trovato da noi figure egualmente evocative o accattivanti. In soldoni, hanno escluso la Murgia e le sue amiche dalla kermesse , quelle che pontificano sull’incomprensibilità dei testi di Battiato. E visto che il nome dell’iniziativa è Festival della Bellezza è pure comprensibile …

Nadia Vandelli

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3 comments

Anita 10 Settembre 2020 - 12:24

Mamma mia che articoletto acidello.

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SergioM 10 Settembre 2020 - 8:53

Signora Murgia , pensi ala salute , sono stato quello ce oggi pomposamente chiamano Personal Trainer ….i suoi 20/30 kg di sovrappeso le costano 8 anni di vita o più …… per non parlare di diabete ,trombosi , malattie cardiovascolari .

A SOLI 48 anni , prima che sia tardi , cominci a volersi bene anziché pensare e dire cazzate .

Se crede che essere donna “statisticamente” sia il viatico per campare più a lungo anche mangiando m…. , mi spiace disilluderla , anzi , per le donne il sovrappeso è anche più devastante .

800 calorie/die max per 2 mesi , e … si faccia vedere da un dietologo bravo .

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Murgia senza ritegno: “Confido nell’avidità dei parlamentari che non mollano le poltrone” (Video) - 23 Gennaio 2021 - 6:26

[…] gen – L’Italia è una Repubblica fondata sull’avidità: ne è evidentemente convinta Michela Murgia, intervistata da Lilli Gruber nel salottino buono di La7 a proposito della recente crisi di […]

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