Roma, 23 feb – Vince Birdman, perdono Boyhood e American Sniper. E c’è un piccolo posto anche per l’Italia, con la nostra Milena Canonero. Dopo la notte degli Oscar si contano, come di consueto, vincitori e sconfitti.
Tra i primi c’è sicuramente il film di Alejandro Gonzales Inarritu sul percorso di un attore sul viale del tramonto: Birdman si è aggiudicato le statuette per il miglior, miglior regista, migliore sceneggiatura originale e fotografia.
Un successo, insomma, anche se Michael Keaton aveva fortemente sperato di portare a casa anche il premio per il migliore attore protagonista. Il premio è andato invece a Eddie Redmayne per la sua notevole interpretazione del fisico affetto da SLA Stephen Hawking, in la Teoria del tutto. La migliore attrice protagonista è invece Julianne Moore, che si è aggiudicata la statuetta per il suo ruolo di insegnante colpita dall’Alzheimer in Still Alice.
Anche The Grand Budapest Hotel, di Wes Anderson, porta a casa quattro Oscar, compreso quello a Milena Canonero che ha vinto la sua quarta statuetta per i costumi (gli altri Oscar ottenuti dal film di Anderson sono per la colonna sonora, del francese Alexander Desplat, per il makeup e per la produzione). Come miglior film straniero vince il polacco Ida di Pawel Pawlikowski, un film in bianco e nero ambientato nella Polonia comunista degli anni Sessanta.
Fra i delusi spicca sicuramente Boyhood, il film di Richard Linklater sulla crescita di un ragazzo girato in un arco di tempo di 12 anni ma a cui è andato solo l’Oscar per la migliore attrice non protagonista, a Patricia Arquette. Anche American Sniper, di Clint Eastwood, ha dovuto accontentarsi della statuetta per il sound editing.
Giorgio Nigra