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Il centro studi di Monti lo sbugiarda: "L'austerità ha fatto male all'Italia"

by Filippo Burla
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Roma, 10 set – Stroncato, letteralmente. Per giunta dal centro studi da lui stesso fondato e presieduto. Non c’è pace per Mario Monti, il cui mandato da presidente del Consiglio è ancora fresco nella memoria degli italiani, ancora alle prese con le decisioni adottate dal 2011 al 2013 finite sotto il nome di “austerità”.
Proprio le politiche di austerità adottate in Italia sono il tema oggetto di un recente studio condotto dal think tank Bruegel, fondato nel 2005 e di cui Monti fu primo presidente. Nonostante ciò, di spazio per la compiacenza non sembra esservene. Tutt’altro.
Il documento di 14 pagine, firmato dall’economista belga Andrè Sapir (solo omonimo del più celebre Jacques), è una bocciatura su tutta la linea. A partire dalla performance dell’economia italiana, uscita devastata da quell’esperienza: “L’Italia ha risposto all’attacco dei mercati con misure di austerità, cosa che ha peggiorato le cose, mandando la crescita del Pil in territorio negativo e aggravando il rapporto debito/Pil”, si legge nel documento, che traccia anche una corrispondenza fra aumento dell’austerità e ulteriore riduzione del Pil: “Quando l’Italia ha registrato di nuovo un avanzo primario relativamente consistente e il suo Pil si è contratto ancora dell’1,7%”.
Non solo. Anche gli altri fondamentali, che in teoria avrebbe dovuto migliorare, sono invece precipitati. Ad esempio il debito pubblico: “Le misure di austerità hanno aumentato il rapporto debito/Pil dal 117% del 2011 al 129% del 2013″, senza toccare nemmeno le valutazioni delle agenzie di rating, arrivando anzi perfino “a ulteriori downgrade nel 2012, 2013 e 2014”.
Filippo Burla

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3 comments

Fog 10 Settembre 2018 - 12:56

Non credo che servano documenti macroeconomici per determinare che il post 2011 è stato deleterio. Il sistema italiano però è molto particolare e cioè molti vivono ancora molto bene, ma mentono e così spesso è complicato vedere dove sussistono problemi reali.

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blackwater 10 Settembre 2018 - 1:29

da chi sostiene che l’immigrazione sarebbe un vantaggio* per l’economia italiana come tal Monti…ogni altra formula economica deve essere ritenuta figlia del NULLA. Rimarrà memorabile di questa specie di fratello di Bergoglio quella celebre boiata marziana secondo cui “la Grecia è il simbolo del SUCCESSO dell’euro”….
* appena 7,5 miliardi di euro la cifra versata in tasse dagli stranieri all’anno,circa 1.500 euro cadauno (verso più io di tasse condominiali all’anno…)

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Andrea Porretti 10 Settembre 2018 - 5:17

C’è una soluzione tutti i comuni d’Italia in collaborazione con la Finanza devono andare in ogni casa a verificare oltre che i conti in banca di tutti gli italiani verificare dal tipo di abitazione se ci può essere capitale nascosto

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