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Crisi del gas, verso il razionamento? Nomisma choc: “Compratevi un generatore”

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 15 ott – “Vado giù ‘peso’, ma bisogna militarizzare la crisi a livello nazionale e anche europeo, nel senso che sarà necessario, speriamo di no, prendere in considerazione il razionamento” delle fonti energetiche, partendo proprio dal gas. E’ quanto dichiarato oggi da Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia durante un convegno a Bologna promosso da Ascom, Abiconf e Unoenergy sharing solutions. Di conseguenza, ecco il consiglio choc di Tabarelli: “Compratevi un generatore elettrico per questo inverno e forse anche per il prossimo”, ha detto alla platea. E dire che, soltanto pochi giorni fa, il ministro uscente Roberto Cingolani aveva assicurato “un inverno tranquillo”, perché il gas non manca.

Nomisma: “Compratevi un generatore”. Ci avviamo davvero al razionamento?

Ma davvero ci avviamo al razionamento energetico? Il presidente di Nomisma ha pochi dubbi al riguardo: “Purtroppo ci sono dati impressionanti, come ha detto anche l’autorità dell’energia. Cose mai viste, a ottobre abbiamo quasi un raddoppio delle tariffe, che sono state tenute ferme da inizio anno”, ha dichiarato Tabarelli. Di fatto, se fino a inizio 2022 il gas costava 0,7-0,8 euro a metro cubo, a inizio anno è schizzato a 1,37 euro “e adesso a ottobre andiamo oltre i 2,3 euro: c’è uno shock energetico di proporzioni mai viste in Europa e in Italia”.

Un contraccolpo che – fa notare il presidente di Nomisma – “colpisce soprattutto il gas, per fortuna fa caldo ma purtroppo arriveranno per le bollette dei brutti momenti nei prossimi giorni”. Di conseguenza, sempre secondo Tabarelli, non ci sono alternative al risparmio forzato: “Scusate la banalità, ma la prima cosa da fare è risparmiare: spegnere, usarne meno, farne un uso razionale che è una cosa ovvia, perché la gente quando riceve queste bollette lo fa già spontaneamente”.

Tuttavia risparmiare non basterà, quindi “bisogna prepararsi a qualcosa di più importante, quasi dei razionamenti per l’inverno prossimo e cercare di usare, chi può, tutto ciò che non è gas. Suggerisco pertanto a chi abita in montagna sopra i 300 metri, dov’è possibile, di usare la legna, il pellet: i prezzi sono aumentati anche di quello, ma conviene sempre”. Altra indicazione: “Le pompe di calore”. In quel caso c’è però “il problema dell’elettricità e anche su questa le bollette sono aumentate tantissimo”. Allora sarà utile arrivare “fino anche ad una stufa a gpl per scaldarsi“. Uno scenario drammatico condito da banalità e qualche proposta radicale.

Alessandro Della Guglia

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2 comments

fabio crociato 15 Ottobre 2022 - 8:02

Sistemi che si sono prestati a servire il capitalismo nella sua forma peggiore, quella saccheggiatrice da attacco alla diligenza, ora scherzano pure sul fuoco… Occhio che potreste finire nelle cantine a pedalare per generare calore, versione moderna, riveduta e corretta ad hoc delle galere a remi. Scherzo per scherzo, scherziamo tutti e vediamo come va a finire.

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MASS 16 Ottobre 2022 - 12:45

Gli psicopatici di Nomisma (con quella faccia da Nerd sfigato, poi…) sono anche peggio dei bastardi che speculano sul prezzo del gas… Esiste una soluzione semplicissima: revocare le sanzioni contro la Russia, mandare a farsi fot… gli USA (che vogliono la deindustrializzazione dell’Europa e la fame per i popoli europei), e comprare da Gazprom tutto il gas che ci serve a prezzi onesti. Invece continuiamo a suicidarci…

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