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Amazon rimuove dal catalogo i libri “offensivi” verso i trans

by Cristina Gauri
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amazon lgbt

Roma, 12 mar – Amazon ha recentemente preso la decisione di rimuovere dal suo catalogo libri che inquadrano le identità transgender come malattie o disturbi mentali. Lo ha riferito il Wall Street Journal giovedì.

L’annuncio ufficiale è arrivato dopo che quattro senatori repubblicani avevano inviato una lettera all’amministratore delegato di Amazon Jeff Bezos chiedendosi perché il libro When Harry Became Sally: Responding to the Transgender Moment non fosse più disponibile sulle piattaforme Amazon, inclusi Kindle e Audible. «Abbiamo scelto di non vendere libri che inquadrano l’identità Lgbtq+ come una malattia mentale», ha risposto Amazon.

Amazon censura i libri che non incensano i trans

Il vicepresidente delle policy pubbliche di Amazon, Brian Huseman, ha affermato che l’azienda fornisce ai propri clienti «l’accesso a una varietà di punti di vista, compresi i libri che alcuni clienti potrebbero trovare discutibili». A meno che non indispettiscono la comunità Lgbt, evidentemente. «Detto questo, ci riserviamo il diritto di non vendere determinati contenuti», ha scritto Huseman.

Il libro messo all’indice 

Non è chiaro quanti libri Amazon abbia rimosso o rimuoverà in base alla nuova policy.  When Harry Became Sally, uscito nel 2019, è dello studioso conservatore Ryan T. Anderson e affronta diverse questioni, tra cui l’identità di genere. «Questo libro espone il contrasto tra la rappresentazione edulcorata presentata dai media della fluidità di genere, e la realtà, spesso triste, della convivenza con la disforia di genere», così recita la descrizione online del libro. «Dà voce alle persone che hanno affrontato una transizione, cambiando radicalmente il proprio corpo, e non hanno migliorato la propria condizione. Particolarmente preoccupanti sono le storie raccontate da adulti che sono stati incoraggiati alla transizione da bambini ma in seguito si sono pentiti di essersi sottoposti a quelle procedure drastiche».

Anderson ha commentato la notizia su Twitter, sostenendo che Amazon «sembra non aver mai letto i miei libri». Anderson e Roger Kimball, l’editore di Encounter Books che ha pubblicato il libro, hanno dichiarato al WSJ che «tutti concordano sul fatto che la disforia di genere sia una condizione grave che causa grandi sofferenze. Amazon sta usando il suo enorme potere per distorcere il “mercato delle idee” e nel farlo sta ingannando i propri clienti».

Cristina Gauri

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3 comments

jenablindata 12 Marzo 2021 - 5:42

concordo con gli autori del libro rimosso:

“Amazon sta usando il suo enorme potere per distorcere il “mercato delle idee” e nel farlo sta ingannando i propri clienti”

è esattamente per cose come questa che ritengo che amazon dovrebbe essere smembrato in almeno una decina di piccole società indipendenti:
HA TROPPO POTERE.

i nazisti,si comportavano così:
e a sottovalutarli,
NON E’ FINITA BENE.

sottovaluteremo anche bezos?

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Fabio Crociato 12 Marzo 2021 - 9:05

Non è per caso che l’ algoritmo di Amazon censura per questioni di fatturato conflittuale (non solo libri ovviamente) ?

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Cesare 12 Marzo 2021 - 9:20

Oramai la sodomia è il nuovo valore promosso dalle elites occulte e dai loro burattini.E’ evidente l’obiettivo della distruzione della famiglia tradizionale, vero contropotere al loro dominio assoluto.A loro serve gente senza identità famigliare, religiosa, nazionale e sessuale da controllare e utilizzare a loro piacimento sin dalla nascita

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