Roma, 23 lug – Nuova legge nazionale in Argentina: da oggi chi si identifica di genere “non binario” avrà il diritto di definirsi “neutro” sulla carta di identità. Un “X” sostituirà il “maschio” o “femmina”.

L’Argentina diventa “neutra”

L’Argentina è il primo stato latinoamerico ad avere questa norma. Nel mondo invece  già   Canada, India e Nuova Zelanda adottano legislazioni simili. Il decreto del presidente Alberto Fernández, pubblicato mercoledì sulla Gazzetta Ufficiale, prevede che chiunque richieda un nuovo documento di identità ora potrà selezionare la voce “X” accanto alla voce “sesso”.

“Stiamo facendo la storia”

«Ci sono altre identità oltre a quella dell’uomo e della donna, e devono essere rispettate», dica Fernández. «L’ideale sarà quando tutti noi saremo solo chi siamo e nessuno si preoccuperà del genere delle persone», ha aggiunto il presidente dell’Argentina parlando durante un cerimonia a Buenos Aires. In tale cerimonia sono stati consegnati a tre persone i primi tre documenti “neutri”. Presenti   anche il ministro degli interni argentino e il ministro delle donne, del genere e dell’identità: “Stiamo facendo la storia”, si legge in un tweet del ministero.

I precedenti

La Germania è stato il primo Paese europeo a offrire alle persone intersex la possibilità di non identificarsi all’anagrafe né come donne né come uomini. La richiesta al Bundestag da parte della Corte Costituzionale arrivò quando una persona intersessuale aveva fatto ricorso ovunque per farsi riconoscere la definizione di “inter” o “diverso”. La persona che ha fatto ricorso, registrata come femmina alla nascita ha scoperto da successive analisi cromosomiche di non essere né maschio né femmina. Aveva motivato la sua richiesta dicendo che un eventuale rifiuto sarebbe stato una violazione dei diritti umani, dal momento che le persone intersessuali nascono con cromosomi sessuali o genitali non definibili come esclusivamente maschili o femminili. Ovviamente i capofila di questa scelta furono gli Stati Uniti e nello specifico la California decise, che diede il via libera nel 2017al “sesso neutro” sui documenti di identità di quanti non si riconoscono nel genere maschile o femminile.

Ilaria Paoletti

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