Per cento, lunghissimi, anni non ĆØ fregato nulla a nessuno di quello che gli Armeni chiamano il āGrande crimineā. Ć stato giusto? Ć stato sbagliato? Non ha senso chiederselo. Gli Armeni, sull’argomento, hanno il dente avvelenato, e la cosa ĆØ comprensibile. Il resto del mondo, in questi cento anni, ĆØ stato abbastanza impegnato in altre vicende per farsi il sangue amaro sulla questione, e anche questo, se permettete, ĆØ piuttosto comprensibile. Ma la pretesa di raddrizzare il legno storto dell’umanitĆ , di suturare le ferite della storia con la liturgia stantia della memoria ĆØ moralistica e insensata. Noi non siamo qui per āriparare i tortiā della storia, che peraltro quasi sempre sono torti incrociati, figli di situazione spurie, controverse, in cui il bene sta tutto da una parte e il male tutto dall’altra solo nelle ricostruzioni politicamente orientate in base alle convenienze del presente.
Eppure sembra che l’Occidente abbia ormai questa missione epocale: consolare chiunque abbia sofferto, risarcire ogni dolore. E come vogliamo fare per soddisfare la voglia di rivalsa degli Armeni? Semplice: facciamo una risoluzione che riconosce come “genocidio” il massacro degli armeni ad opera dell’Impero Ottomano. Certo il milione e mezzo di morti, o quanti furono, ora sentirĆ la terra meno pesante su di sĆ©: addirittura una risoluzione! Ora sƬ che cambia tutto. Se si vuole mettere sotto accusa la Turchia, sarebbe il caso di farlo perĀ tutte le sue ambiguitĆ del presente, ma l’Occidente non può farlo, perchĆ© sa che in questo ipotetico processo sarebbe co-imputato più che accusatore. E allora, per piacere, si taccia, risparmiandoci l’ennesima giornata della memoria, le ennesime gite scolastiche sui luoghi insanguinati, gli ennesimi film di Spielberg, ma tutto in tono un po’ minore, tutto fatto alla buona, perchĆ© il lutto può pure essere universale, ma ha sua gerarchie interne da rispettare. Che noia.
Adriano Scianca
3 comments
Articolo molto simile a quello di Gianni Petrosillo su Conflitti e Strategie:
http://www.conflittiestrategie.it/la-germania-riconosce-il-genocidio-armeno
Stando al Suo articolo, si rischia la capriola: allora perchĆ© discutere ancora di Foibe, Acca Larentia, “Il sangue dei vinti”, i repubblichini, Piazzale Loreto?
Stando al Suo articolo, anche in quei casi una parte ha vinto l’altra ha perso.
Punto.
Andiamo avanti.
E invece da ambo le parti si fa la conta dei morti! Da ambo le parti!
(che poi un morto nemmeno può dire:”Per favore, non parlate in mio nome!)
Anche i Turchi allora non dovrebbero darsi pena… La responsabilitĆ ricadrebbe sui Giovani Turchi del 1915. PerchĆ© dovrebbe preoccuparsi un turco nel 2016 se una nazione estera riconosce un genocidio?
(genocidio di cristiani se non sbaglio…)
(tra l’altro, nazione estera che ĆØ un nano a livello internazionale, si veda la recente Crimea. Sono risibili! E li abbiamo aiutati fin troppo al tempo della Riunificazione delle due Germanie…)
Tutti vergini! Oh, ogni volta, tutti vergini!
Smettiamola con questa ipocrisia.
Scianca, lei sta diventando il mio idolo.