Idlib, 22 ott – Bashar al Assad ha fatto visita alle truppe dell’esercito arabo siriano impegnate a Hobait, sul fronte della provincia di Idlib. E’ la prima volta che il presidente si reca nel nord-ovest della Siria dall’inizio del conflitto. Lì l’esercito di Damasco è impegnato da anni in una dura battaglia contro gli islamisti di ayat Tahrir al-Sham (Al Qaida), supportati dai “moderati” del Free Syrian Army e dai “ribelli filo turchi”. In realtà anche l’esercito di Ankara è direttamente coinvolto nella battaglia di Idlib, motivo che rende ancora più significativa la visita odierna di Assad. “Erdogan è un ladro. Ci ha rubato le fabbriche, il grano e il petrolio, e oggi sta rubando la terra”, ha detto senza mezzi termini il presidente siriano.

Gli islamisti continuano a colpire

Il riferimento di Assad, oltre alla recente invasione turca del nord-est della Siria, è ai saccheggi che negli anni l’esercito turco ha perpetrato nelle province di Idlib e Aleppo. Nonostante teoricamente sia ancora in vigore la tregua mediata dalla Russia il 31 agosto scorso, a Idlib i combattimenti non sono mai cessati realmente. Ancora oggi, mentre Assad era in visita a Hobait, i gruppi di jihadisti hanno colpito con l’artiglieria le postazioni siriane a Khan Shaykhun, cittadina a pochi chilometri di distanza. A dimostrazione di una situazione tutt’altro che pacificata, nonostante l’attenzione ora si sia spostata dal fronte nord-occidentale a quello nord-orientale.

Idlib battaglia decisiva

Nel frattempo è iniziato l’incontro tra Putin ed Erdogan a Sochi in vista della scadenza del cessate il fuoco tra le truppe di Ankara e i curdi nel Rojava previsto per oggi intorno alle 20.30 ora italiana. E’ proprio in correlazione con l’invasione turca del nord-est della Siria che va letta la visita di Assad a Idlib. Il presidente siriano ha voluto mandare un messaggio chiaro: tutte le zone della Siria hanno la stessa importanza ed è solo “la contingenza militare a determinare le priorità”. Assad ha dunque rincuorato i propri soldati, spiegando che la battaglia per la riconquista della Siria è tanto importante ad est quanto ad ovest, indicando Idlib come snodo “fondamentale per mettere fine al terrorismo e al caos in Siria”.

Davide Di Stefano

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