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“Boris Johnson è come Hitler”, paragone choc del Tory islamico

by Ilaria Paoletti
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Londra, 14 giu – Mentre nel partito dei Tories  si discute su chi dovrebbe sfidare il super favorito Boris Johnson alla leadership del partito conservatore, si apre una nuova frattura all’interno del movimento: infatti, i musulmani facenti parte dei Tories rifiutano di far parte di qualsiasi compagine guidata da Johnson.

La figura di Mohammed Amin

Mentre Matt Hancock, attualmente segretario alla Sanità, ha annunciato la sua intenzione di abbandonare la gara, spunta Mohammed Amin. Nato in Pakistan, si è trasferito nel Regno Unito nel 1952. Prima facente parte del patito laburista (negli anni settanta), in seguito si è unito al partito Liberale per poi entrare a far parte dei Tories nel 1983. È stato presentato come leader al Conservative Muslim Forum nel 2006 e ne ha ricoperto il ruolo di presidente dal giugno 2014. Nel 2016 è stato insignito del cavalierato da parte della regina per il suo impegno nelle relazioni istituzionali interreligiose nella zona di Greater Manchester. Amin è stato precedentemente nominato uno dei 100 musulmani più influenti in Gran Bretagna.

“Insieme a me andrebbero via molti musulmani”

Amin ha dichiarato a a Sky News che lui e anche molti altri membri musulmani del partito conservatore avrebbero lasciato i Tories se Johnson avesse vinto le elezioni interne. Ha difeso il paragone che ha fatto tra Johnson e Hitler, sostenendo che era sì “scioccante”, ma che Johnson sarebbe “un buffone. Per quanto mi riguarda non ha la preparazione sufficiente né per essere membro dei Tories né per esserne il capo“.”Non sto dicendo che Boris Johnson voglia mandare gente alla camere a gas” ribadisce Amin “è chiaro che non lo farebbe”. Ma, obietta, “Non sono disposto a far parte di un partito che lo sceglie come leader”. E aggiunge: “Come me ci sono molte altre persone che potrebbero fare lo stesso”. Dunque ha affermato che lascerà i Tories se il Johnson vincerà la battaglia per subentrare a Theresa May. Ma ancora la sua è solo un’opinione isolata: “Non ho parlato con gli altri musulmani del partito, non sto cercando di organizzare una dimissione di massa”. Ma il suo sentire non è isolato: “Ci sono moltissimi musulmani nel partito che sono estremamente preoccupati per Boris Johnson.”

Ilaria Paoletti

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Boris Johnson: "Immigrati devono sapere inglese". E' polemica 31 Gennaio 2020 - 12:14

[…] Johnson ha dichiarato questo mentre si trovava ad una riunione di leader Tory a Darlington, venerdì, dove ha anche detto che vuole che gli immigrati “siano e si sentano britannici”. Ha portato l’esempio degli immigrati del Bangladesh e dei profughi ebrei come esempi di adattamento, sostenendo che loro “hanno fatto la loro vita e hanno contribuito a rendere la grande la nostra cultura nazionale”. […]

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