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Canada, due miliardari si fingono poveri per sottrarre il vaccino ai nativi locali

by Cristina Gauri
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Vancouver, 1 feb – Due miliardari, marito e moglie, si sono finti poveri per «scavalcare la fila» e avere accesso a due dosi di vaccino destinate a fasce fragili della popolazione.

E’ successo in Canada, dove Rod Baker, 55 anni, della Great Canadian Gaming Corp, – una società di casinò del valore di quasi 2 miliardi di dollari – e la moglie Ekaterina, 32 anni, attrice, si sono recati nel remoto territorio settentrionale dello Yukon travestendosi da coppia indigente per poter ottenere il siero prodotto da Moderna. Lo riporta Bbc Canada.

Marito e moglie miliardari scavalcano la fila del vaccino fingendosi poveri

La regione dello Yukon, prevalentemente abitata da nativi, ha un tasso di vaccinazione più elevato rispetto al resto del Canada. Proorio lì si è voluta dirigere la coppia, decisa a fare carte letteralmente false e pur di ricevere l’agognata dose. Per accedere al vaccino i due miliardari si sono finti, per giorni, camerieri in un modesto motel situato nella piccola comunità di Beaver Creek, al confine con lo stato americano dell’Alaska. Erano approdati lì con un aereo privato, dopo l’arrivo ​​nella città di Whitehorse da Vancouver.

La messinscena, dopotutto, sembrava aver funzionato. Gli operatori avevano creduto al racconto dei due, che avevano così ottenuto una dose a testa di vaccino. A tradirli è stata la richiesta, inoltrata alla comunità di Beaver Creek, di essere accompagnati in aeroporto subito dopo la vaccinazione.

Il Ceo è stato licenziato

«Sono indignato da questo comportamento egoistico. Tutti qui nello Yukon siamo indignati» ha detto il ministro John Streicker. «Trovo inquietante che la gente scelga di mettere a rischio i propri connazionali canadesi in questo modo». In una dichiarazione a Bbc News, la Great canadian gaming corp (Gcgc) di cui Baker era Ceo ha affermato che da domenica il signor Baker «non è più affiliato in alcun modo alla società». L’amministrazione «non tollera azioni contrarie agli obiettivi e ai valori dell’azienda», ha concluso.

Cristina Gauri

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