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Coronavirus, nel Regno Unito bilancio morti inferiore a 800 per il quarto giorno consecutivo

by Ilaria Paoletti
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Coronavirus nel Regno Unito

Londra, 15 apr – Il bilancio delle vittime del coronavirus nel Regno Unito è rimasto oggi sotto la soglia degli 800 morti per il quarto giorno consecutivo, e ciò fa sperare che il blocco draconiano della nazione stia effettivamente funzionando.

Le vittime tra Scozia, Galles e Irlanda del Nord

I funzionari sanitari britannici hanno annunciato solo altre 761 vittime di covid-19 negli ospedali, portando il numero complessivo di decessi vicino ai 13.000. È leggermente in calo rispetto ai 778 registrati ieri. NHS England ha annunciato 651 morti in più per il coronavirus, incluso un ventenne non identificato che non aveva alcuna condizione di salute compromessa alla base. Altri 110 sono stati dichiarati tra Scozia, Galles e Irlanda del Nord.

Il problema dei numeri

Ma poiché tutti e quattro i governi delle varie province registrano i propri dati in momenti diversi, queste statistiche giornaliere non si allineano – e il conteggio del Dipartimento della Salute è leggermente inferiore al vero quadro ufficiale. La Scozia oggi ha annunciato altri 84 decessi, il Galles 60 e l’Irlanda del Nord sei – per un totale di 150. Significa che il numero reale di decessi nel Regno Unito è di almeno 12.958, non la cifra di 12.868 fornita dal Dipartimento della Salute.

La dimensione reale del contagio

Ieri sono stati sollevati timori che la dimensione reale del bilancio delle vittime del coronavirus in Gran Bretagna potesse essere superiore del 50% rispetto a quanto si dice al pubblico, a causa di un arretrato nel registrare le morti negli ospedali e l’incapacità di includere vittime morte in case di cura e ospedali. Gli scienziati hanno ripetutamente avvertito che il bilancio delle vittime non raggiungerà il picco fino a quando i casi saranno tutti analizzati, perché potrebbero essere necessarie settimane affinché un paziente coronavirus soccomba all’infezione. I consiglieri del governo hanno messo in guardia dal riporre troppe speranze sul numero di morti fornito ogni giorno perché risalgono a due settimane e non rappresentano la situazione nel giorno in cui sono stati pubblicati.

Ilaria Paoletti

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