Washington, 28 nov – Donald Trump ha firmato la legge varata dal Congresso Usa che sostiene le proteste a Hong Kong contro il governo cinese. Lo rende noto la Casa Bianca. Il presidente Usa in una dichiarazione auspica quindi che le autorità cinesi e di Hong Kong siano in grado di trovare una “soluzione amichevole che porti alla pace e alla prosperità di tutti”. Ma, neanche a dirlo, la mossa di Trump ha fortemente irritato Pechino, che esprime “forte rammarico”, e minaccia di essere pronta ad adottare “decise contromisure” dopo la firma dell’Hong Kong Human Rights and Democracy Act, il pacchetto a sostegno delle proteste in corso da oltre cinque mesi nell’ex colonia britannica. I toni della replica del governo cinese non lasciano dubbi: quello degli Usa è un “comportamento palesemente egemonico”, perché si starebbero intromettendo in maniera indebita negli affari interni di una Nazione sovrana. “La natura di ciò è estremamente abominevole e nasconde assolutamente intenzioni minacciose – si legge in una nota del ministero degli Esteri -. Avvisiamo gli Usa di non procedere ostinatamente sulla sua strada, altrimenti la Cina sarà costretta ad adottare delle forti contromisure e l’America dovrà assumersi tutte le responsabilità per le loro conseguenze”.
Che cosa dice il decreto del Congresso Usa
Il decreto, approvato dal Congresso Usa lo scorso 22 novembre, prevede l’adozione di sanzioni contro quei funzionari ritenuti responsabili di violazioni delle libertà e di gravi violazioni dei diritti umani e chiede una revisione dello statuto di autonomia di Hong Kong per stabilire se la città debba o meno beneficiare di uno speciale status commerciale nei rapporti con gli Stati Uniti. I provvedimenti vietano tra l’altro l’esportazione a beneficio delle forze di sicurezza di Hong Kong di armi non letali per il controllo dei manifestanti, quali i gas lacrimogeni.
Ludovica Colli