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La Germania è pronta a usare il vaccino russo Sputnik: ma a una condizione

by Eugenio Palazzini
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Merkel, con Putin

Roma, 21 gen – La Germania potrebbe produrre e pure utilizzare il vaccino Sputink V. Una notizia per certi versi clamorosa, perché come noto finora i Paesi europei avevano fatto trapelare un certo scetticismo nei confronti del vaccino russo anti-Covid. I motivi possono essere vari: dal mero pregiudizio, all’attrito di natura politica, fino alla diffidenza dettata dalla poca trasparenza di Mosca. Sia come sia, adesso Angela Merkel fa sapere che lo Sputnik V potrebbe essere adottato. “Se il vaccino sarà approvato dall’Ema, potremo parlare di accordi sulla produzione e anche dell’uso“, ha dichiarato la Merkel.

Germania, Merkel apre al vaccino Sputnik V

La Cancelliera tedesca ha poi specificato di aver offerto sostegno alla Russia nello “sviluppo” di questo vaccino attraverso il Paul Ehrlich institut. “Al di là delle differenze politiche che sono ampie, possiamo certamente lavorare insieme in una pandemia, in un settore umanitario”, ha detto la Merkel. Una svolta inattesa che spalanca ora l’ennesima discussione sui vari vaccini papabili e che arriva dopo la richiesta di ieri da parte della Russia all’Unione europea. Il Cremlino ha infatti chiesto la registrazione dello Sputnik V e il Fondo russo per gli investimenti diretti (RDIF) ha comunicato che il vaccino è stato approvato dall’Istituto Nazionale di Farmacia e Nutrizione dell’Ungheria.

“Molti Paesi europei interessati”

“Le autorità ungheresi hanno dato il via libera al vaccino Astrazeneca, ma non possiamo iniziare una campagna di massa perché l’Ema non l’ha ancora approvato”, ha poi detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ungherese, Gregory Gulyas, specificando che “non appena l’Ue comincerà le spedizioni non ci saranno ostacoli alla vaccinazione di massa in Ungheria“, che è peraltro il primo Paese Ue ad aver adottato il vaccino cinese.

Oggi poi l’amministratore delegato del Fondo russo per gli investimenti diretti, Kiril Dmitriev, durante un incontro con la stampa ha detto che “molti Paesi europei sono interessanti” allo Sputnik V “e, e come sapete, stiamo discutendo con la Germania l’opportunità di produrre il vaccino localmente”. Dmitriev è convinto che “lo Sputnik V sarà presto uno dei vaccini più diffusi e accettati del mondo: la prossima settimana una prestigiosa rivista ‘peer-reviewed’ europea pubblicherà i risultati della fase 3 e sarà chiaro a tutti la bontà del lavoro svolto”.

Eugenio Palazzini

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5 comments

Fabio Crociato 21 Gennaio 2021 - 7:00

Una domanda: uno si fa il vaccino Sputnik, piuttosto che un altro (tipo Sinovac), non è approvato dall’ Ema, cosa facciamo lo rivacciniamo con altro?! Ma che la finissero di prenderci in giro! Non siamo ancora oggetti.

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Evar 22 Gennaio 2021 - 2:06

Io intanto ho aggiornato il famoso vaccino “Amico, stammi lontano almeno un palmo” del 1972 che costa zero spaccato, non dà reazioni allergiche e funziona alla grande.

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leonardofaccobevitore 22 Gennaio 2021 - 2:51

Il covid non esiste, noi narcoalcolisti lo sappiamo che è tutto una congiura degli illuminati.

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spago 22 Gennaio 2021 - 2:57

Ottimo Leo, ti quoto. Noi narcoalcolisti sappiamo pure il significato di “ottemperare”,
Peccato che siamo così ottusi da non capire un errore di battitura tipo “ha” anzichè “ho”.

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winston diaz 22 Gennaio 2021 - 3:01

Giusto spago!

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