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Gruppo cinese apre la prima fabbrica di cellulari in Uganda

by Giuseppe De Santis
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fabbrica di cellulari in uganda

Roma, 8 feb – Cresce il numero di nazioni africane che puntano sull’alta tecnologia per il loro sviluppo. Dopo Ruanda e Kenya adesso si aggiunge anche l’Uganda, dove pochi mesi fa nel parco industriale di Namanve, nel distretto di Mukono, il gruppo cinese Engo Holdings ha aperto quella che può essere considerata la prima fabbrica di cellulari, smartphone e laptop del Paese.

Una fabbrica di cellulari per l’Uganda

Al momento l’impianto è solo parzialmente operativa visto che deve essere ancora completato, ma nel 2021 dovrebbe raggiungere la piena capacità e produrre giornalmente 2.000 cellulari, 1.500 smartphone e 800 laptop.

Lo stabilimento impiega 100 persone altamente qualificate e assembla ogni giorno 500 pezzi di cellulari analogici 2G completi di bluetooth, telecamera e illuminazione, che avranno il marchio Made in Uganda. Inoltre questi cellulari usano il sistema operativo Java che permette loro di poter visualizzare contenuti in formato MP3 e MP4 e ricevono segnali di telecomunicazione 2GSM.

All’inaugurazione della fabbrica ha partecipato il presidente Yoweri Museveni, il quale ha apprezzato il piano cinese di trasformare l’economia dell’Uganda tramite investimenti, evidenziando l’importanza dell’afflusso di capitali per industrializzare l’Africa nel lungo termine.

15 milioni di investimenti

Da parte sua Engo Holdings ha stanziato 15 milioni di dollari per una durata di cinque anni: quando l’investimento sarà ultimato sarà possibile produrre un milione di gadget elettronici all’anno, anche se molti componenti quali schede madri, schermi, touch panel, batterie e telecamere saranno importati dalla Cina.

Per rassicurare i potenziali acquirenti il direttore responsabile per la sicurezza informatica del National Information Technology Authority Arnold Mangeni ha dichiarato che i prodotti rispettano i criteri nazionali e internazionali per quanto riguarda l’emissione di radiazioni.

Il ministro dell’informazione Frank Tumwebaze invece ha sottolineato che il basso costo dei prodotti, come i cellulari, non solo aiuterà le aree rurali ma stimolerà anche la crescita di società di informatica.

Al momento l’Uganda spende molto per importare prodotti di tecnologia dall’estero ma, grazie a questa fabbrica, non solo sarà possibile produrre in loco ciò che attualmente si importa ma presto l’Uganda potrà diventare un esportatore di cellulari in altre nazioni africane quali Sud Sudan, Tanzania e Repubblica Democratica del Congo con importanti benefici per la sua bilancia commerciale.

Giuseppe De Santis

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3 comments

Jos 8 Febbraio 2020 - 6:48

…cellulari 2G…..gli operai verranno pagati con carne di cane con virus incorporato…

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Fabio Crociato 8 Febbraio 2020 - 8:22

Lo stabilimento impiega 100 persone altamente qualificate (ad assemblare?!), … e pagate un c…o!
Le aree rurali non sorrideranno più perché saliranno i prezzi e i loro prodotti non saranno più vendibili perché “non decorosi” a fronte dei supermercati dai pomi tutti uguali che non gradiscono concorrenza “primordiale”.
Informatica… Influencer!!

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