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In Francia “liberi tutti” alle urne: alle presidenziali potranno votare anche i positivi

by Ludovica Colli
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Parigi, 30 mar – In Francia alle prossime presidenziali gli elettori positivi al Covid potranno andare a votare, soltanto la mascherina è “raccomandata”. Mentre circa 100mila maggiorenni risultano positivi ogni giorno in Francia, l’avvicinarsi del primo turno delle elezioni, il 10 aprile, ha spinto il governo al “liberi tutti“. E così potranno andare alle urne anche i positivi: uno scenario impensabile in Italia, dove a tutt’oggi sono ancora in vigore tutte le restrizioni.

Francia, l’annuncio del governo: “Potranno votare anche i positivi, basterà avere la mascherina”

Nonostante i cinque giorni di isolamento minimo, andare a votare sarà una circostanza che autorizza ad uscire di casa. Il governo francese dunque per non penalizzare l’affluenza alle urne non riserva trattamenti speciali agli elettori positivi. A maggior ragione che chi si contagia oggi raramente sviluppa forme gravi o necessita di ricovero. Ma vediamo di che numeri stiamo parlando. Sono 48 milioni i francesi chiamati alle urne, di cui almeno 500mila saranno positivi, stando alle cifre di questi giorni.

Il portavoce Attal: “Nulla potrebbe impedire a una persona di andare a votare”

“Votare è un diritto costituzionale – sottolinea il portavoce del governo, Gabriel Attal, al termine del Consiglio dei ministri -. Nulla potrebbe impedire a una persona di andare a votare. Non ci può essere alcun ostacolo al diritto di voto ma raccomanderemo di indossare una mascherina“. Al momento, con una media di 130mila nuovi contagi al giorno – ma con un quadro che continua a non preoccupare gli ospedali – l’obbligo di isolamento in caso di positività è sceso a cinque giorni se al quinto giorno si ha un tampone negativo. Pertanto a scrutatori e personale dei seggi saranno fornite le mascherine chirurgiche e quelle Ffp2 per i soggetti fragili. Mentre nuove misure per “fluidificare” l’accesso e l’uscita degli elettori dai seggi saranno annunciate nei prossimi giorni.

Il governo teme l’astensionismo

Alla luce dell’alto tasso di astensione registrato alle ultime elezioni amministrative, il governo teme che un elettore su quattro possa disertare le urne (magari uno di quelli che avrebbe votato per Macron). Da qui il “liberi tutti”, che mira a tranquillizzare chi non va a votare per paura del Covid. Se possono votare pure i positivi significa che ormai il virus è sotto controllo, nonostante i contagi siano ancora alti. Un approccio, neanche a dirlo, opposto a quello del governo Draghi.

Ludovica Colli

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