Il padre ha dichiarato: “Disse che doveva partire, che lo faceva per una questione di fede, ma io ero convinto che lo faceva per via della nostra povertà. I soldi non sono il motivo per cui adesso mio figlio porta avanti questa guerra, ma furono quello per cui ci lasciò”. Sulla testa di Omar Al Shishani (“Il Ceceno”), al secolo Tarkhan Batirashvili, pendeva una taglia di cinque milioni di dollari: addestrato dalle forze americane, fu membro di una delle unità d’elite dell’esercito georgiano nel periodo della guerra contro la Russia del 2008 ma venne in seguito scartato per via di una ferita che compromise le sue abilità militari secondo gli standard richiesti.
Malgrado le conferme americane restano però dubbi sulla morte di al Shishani, l’agenzia di stampa dell’Isis ‘Amaaq’ ha smentito l’uccisione del braccio destro del “califfo” Abu Bakr al-Baghdadi sostenendo che non è stato neppure ferito.
Ada Oppedisano