Roma, 19 nov – Il Botswana è uno dei Paesi più ricchi dell’Africa, tanto da essere definito “la Svizzera dell’Africa” e quindi non deve sorprendere se molti africani provenienti dai Paesi più poveri del continente nero, vadano lì in cerca di fortuna. Di recente però sta accadendo qualcosa che ha colto le autorità del Botswana di sorpresa: l’arrivo di richiedenti asilo che hanno ottenuto lo status di rifugiati in altre nazioni africane. A tale proposito si segnalano circa 700 rifugiati della Repubblica Democratica del Congo che erano stati accolti dallo Zimbabwe ma non sono soddisfatti della situazione nel campo profughi di quel Paese. E altri provenienti dal Sudafrica che sono fuggiti per via di attacchi xenofobi.
Così il Botswana respinge i richiedenti asilo provenienti da altri Stati africani
Visto che questi richiedenti asilo sono africani, sarebbe facile pensare che il Botswana li accolga a braccia aperte, ma non è affatto così, tanto che un rappresentante del governo di Gaborone si è lamentato di questa situazione in una riunione tenutasi presso la sede dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, a Ginevra, sottolineando il fatto che colui che ottiene asilo politico in un Paese africano non può chiedere di nuovo asilo in un altro Paese. Quello dei flussi migratori verso il Botswana è comunque un fenomeno in atto da qualche anno: nel 2019 si contavano 3.000 rifugiati Oggi sono solo 1.019 e questo perché molte persone sono state rimpatriate nei loro Paesi di provenienza, in particolare Namibia e Zimbabwe.
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Giuseppe De Santis
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