Londra 15 ott – ‹‹Lei deve andarsene, non è più possibile che i contribuenti britannici paghino per la sua permanenza qui››. Durante un talk show in onda sulla Bbc non ha usato mezzi termini Mark Harper, ministro per l’immigrazione di sua maestà, per rispondere ad un immigrato curdo iracheno. Esam Amin, entrato irregolarmente nel Regno Unito e in cerca di un permesso di lavoro si è infatti già visto respingere cinque volte dalla magistratura britannica la richiesta di asilo.
A stupire i sudditi sono stati i toni molto concitati della trasmissione su un tema delicatissimo e sul quale sempre pronta è la mannaia della censura e il fantoccio del razzismo (o presunto tale). Il ministro ha effettivamente ribadito soltanto i termini della legge e ha suonato un campanello d’allarme, chi si introduce irregolarmente e senza un lavoro in Gran Bretagna deve abbandonare il paese. Da tempo Mark Harper si batte contro l’immigrazione clandestina e le sue campagne mediatiche hanno spesso sollevato violente polemiche; risale a questa estate il “Go Home”, iniziativa pubblicitaria del Governo dove diversi camioncini esibivano poster dal contenuto inequivocabile: “Here Illegally? Go Home or Risk Arrest”.
Se Amin tornerà in Iraq o meno al momento non è dato saperlo, certo è che il dibattito sull’immigrazione infuoca sempre l’attenzione del pubblico e pone interrogativi sempre più pressanti sull’immigrazione sostenibile in Europa.
Alessandro Catalano