Parigi, 22 gen — Colpevole di essere nero e dalla parte «sbagliata» della barricata: quando sei di origini africane ma non sostieni la vulgata immigrazionista-globalista diventi automaticamente il «neg*o da cortile», lo «Zio Tom», carne da macello, anzi da linciaggio. Lo abbiamo visto con il senatore Toni Iwobi in Italia e ora la storia si ripete in Francia con Tanguy David, studente 18enne di origini africane «colpevole» di sostenere Eric Zemmour alle presidenziali di aprile.
Tanguy David, una sola colpa: essere nero e di destra
Intolleranza e odio arrivano dagli alfieri del restare umani, dei paladini della tolleranza, che si esprime solo se il nero in questione si allinea con quello che loro stabiliscono sia il bene. In questo senso, l’«oppressione bianca» di cui tanto cianciano si esprime in tutta la sua magnificenza. Bianchi che impongono a un africano come deve pensare, altrimenti scatta la rappresaglia.
Dopo mesi di insulti e minacce, gli antifascisti al caviale sono passati alle vie di fatto. «Ho appena subito un’aggressione da parte di alcuni militanti antifascisti a Parigi. Sono stato portato via rapidamente e ora mi trovo in sicurezza», ha scritto Tanguy David sul suo account Twitter. «L’ho sempre detto: gli “antifa” sono gruppuscoli violenti e talvolta armati, che considero dei terroristi dell’interno perché pronti a tutto pur di sbarazzarsi di quelli che non la pensano come loro». Per David, quindi, «lo Stato deve trattare questi individui come tali».
1 commento
Poveraccio senza saperlo… tra l’ incudine e il martello.