Washington, 9 nov – Usa e Israele per una volta non sono d’accordo. Il governo israeliano non ha digerito l’accordo che il Segretario di Stato John Kerry sta per raggiungere con le autorità di Teheran, col placet dell’Europa: affievolimento delle sanzioni economiche in cambio della sospensione semestrale dell’arricchimento dell’uranio.
“This is a very bad deal” ha affermato Netanyahu, che venerdì si incontrerà con Kerry per ribadirgli il concetto che l’Iran è ancora immeritevole (undeserving) di ricevere benefici di questo genere. In ogni caso se l’accordo diverrà ufficiale “ Israele non si sentirà vincolata e farà tutto ciò che deve fare per difendere se stesso e la sicurezza della sua gente” afferma il premier israeliano. Il Ministro dell’Economia Naftali Bennett rincara la dose affermando che quando “ un missile nucleare iraniano raggiungerà Roma o Tel Aviv questo sarà potuto avvenire grazie all’accordo che si sta raggiungendo in questi giorni”.
Anche le autorità Palestinesi seguono la vicenda con attenzione. Hanan Ashrawi, membro del comitato esecutivo Liberazione della Palestina, ha detto in un’intervista che Netanyahu sta minacciando il futuro dei colloqui con l’Iran rivendicando esigenze di sicurezza non realistiche e l’atteggiamento verso i negoziati internazionali con l’Iran è simile a quello del “bullo di quartiere”.
I rapporti tra Usa e Iran si sono parzialmente distesi dopo la “deposizione” di Ahmadinejad e il nuovo corso di Rouhani, ma adesso Obama dovrà bilanciare questa apertura con le pressioni provenienti da Tel Aviv. Per la cronaca i due paesi che stanno cercando d’impedire la costruzione di armi nucleari in Iran hanno ambedue un arsenale di testate nucleari: gli Usa ne hanno a disposizione 7.600 di cui 2.500 pronte per l’uso e dislocate in varie parti del pianeta (tra cui l’Italia), Israele ha sempre rifiutato un’ispezione da parte dell’Agenzia Internazionale Energia Atomica (AIEA) e neanche la Cia pare sia a conoscenza di quante testate possegga l’alleato, ma secondo una stima della stessa Cia realisticamente dispone di 200 testate pronte per l’uso.
Rolando Mancini