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Nordafricano e "francese" di seconda generazione. Chi è l'attentatore di Strasburgo

by Lorenzo Zuppini
3 comments

Strasburgo, 12 dic – Francese, a dispetto del nome. O meglio francese diventato. Cherif Chekatt, l’attentatore di Strasburgo, appartiene alle cosiddette seconde generazioni. 29 anni, origini nordafricane ma nato in Francia e nuovo odiatore della Republique. Questo il ritratto del killer che ha seminato panico e morte ai mercatini di Natale di Strasburgo.
Una persona già attenzionata, anzi schedata, dalle autorità perché a rischio radicalizzazione islamica. Chekatt era già finito già in carcere in passato per aggressione, in Francia e in Germania. In tutto una ventina di condanne, tutte per reati comuni. E proprio in carcere, nel 2016, ha avuto origine il suo percorso di radicalizzazione che lo ha portato a essere una minaccia per la sicurezza nazionale. Lo hanno schedato come “fiche S”, quella che si attribuisce ai violenti per proselitismo religioso. Nonostante gli 007 d’Oltralpe lo tenessero d’occhio, lui girava a piede libero.
La stessa mattina dell’attentato, cioè ieri, l’uomo era riuscito a fuggire dalla sua abitazione, dove era in corso una perquisizione nell’ambito di un’inchiesta per una rapina. Gli agenti erano arrivati a casa sua per arrestarlo, ma lui è riuscito a scappare. Pare che per compiere l’attentato ai mercatini di Natale l’uomo abbia avuto l’aiuto di un complice, anch’egli ancora in fuga.
Fisico prestante, circa un metro e 80 di altezza, capelli neri. Era coperto da un mantello scuro. L’attentatore dopo aver sparato, è scappato tra i vicoli del centro storico, alcune testimonianza sostengono a piedi, altre a bordo di un taxi. Sta di fatto che per catturarlo, le autorità francesi hanno schierato 350 uomini, senza alcun esito. Anche i blitz, durante i quali si sono verificate sparatore con il killer che è rimasto ferito a una mano, non sono andati a buon fine. L’ultima operazione di sicurezza è stata condotta intorno alla cattedrale di Strasburgo, dove un ingente schieramento ha circondato e chiuso Place de la Cathédrale. Invano. La caccia all’uomo è estesa a tutto il territorio nazionale, e l’allerta terrorismo è stata innalzata, anche alle frontiere. Secondo alcune indiscrezioni sarebbe stato fermato il fratello del killer.
Anna Pedri 
 
 

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3 comments

Roberto 12 Dicembre 2018 - 10:34

Strano come questi attentati caschino a fagiolo nei momenti in cui il potere vacilla.

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Cesare 12 Dicembre 2018 - 12:45

E come hanno saputo con certezza che era questo l’attentatore??Ha lasciato come al solito un documento sul luogo del delitto?Probabilmente come al solito non lo cattureranno vivo se la cosa è organizzata dallo stato profondo.Questo attentato guarda caso si ritorce contro i gilet gialli perchè permette uno stato di polizia ancora piu’ marcato e svia l’attenzione dei media dalle loro rivendicazioni legittime

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RAZZA Claudio 12 Dicembre 2018 - 7:18

DGSE, normale per distrarre i gallici, macrin macrin tu es malin ?

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