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Petrolio, il Qatar lascia l'Opec da gennaio

by La Redazione
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Doha, 3 dic – Il Qatar si ritirerà dall’Opec, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, a partire dal prossimo 1 gennaio 2019. Lo ha annunciato l’azienda di Stato Qatar Petroleum, citando le parole del ministro per gli Affari energetici Saad Sherida al-Kaabi.
L’annuncio a sorpresa arriva appena tre giorni prima del vertice in cui l’Organizzazione degli esportatori di greggio, insieme alla Russia e ad altri alleati, dovrebbe decidere un ritorno ai tagli di produzione.
Dopo che il prezzo del greggio è crollato di un terzo nel giro di un mese la coalizione è messa a dura prova ed è sempre più divisa politicamente, anche a causa delle continue pressioni del presidente Usa Donald Trump sull’Arabia Saudita.
Il Qatar è stato tra i primi Paesi ad aderire all’Opec, nel 1961, anno seguente alla fondazione dell’organizzazione da parte dell’Arabia Saudita, Iran, Iraq, Kuwait e Venezuela.
Come spiegato dal ministro per gli Affari energetici, “la decisione di ritirarci dall’Opec riflette il desiderio di concentrare gli sforzi nello sviluppo e nell’incremento della produzione di gas naturale, che nei prossimi anni dovrebbe passare dai 77 ai 110 milioni di tonnellate annue”. Una scelta, quindi, motivata dalla necessità “di mantenere e rafforzare la posizione del Qatar come principale produttore di gas naturale” nell’area del Golfo e la sua leadership mondiale nell’export. “Siamo orgogliosi di essere in prima linea su questo fronte – ha ribadito al-Kaabi – e grazie a questo combustibile pulito il Qatar ha un’economia forte e resiliente”.
Il Paese – undicesimo produttore di petrolio dell’Opec e più grande esportatore al mondo di gas naturale – che nel 2022 ospiterà i Campionati mondiali di calcio, subisce un embargo economico da parte dei sauditi e da altri tre Paesi del Golfo persico. Nel giugno del 2017, infatti, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrain ed Egitto hanno imposto sanzioni economiche e restrizioni politiche al Qatar con l’accusa di essere un Paese che sostiene e finanzia i terroristi. Una motivazione, questa, che il governo di Doha ha sempre respinto.
Inoltre, i quattro Paesi hanno chiesto al Qatar di ridurre i rapporti con l’Iran ma la replica è stata netta: un secco no, perché “sarebbe una violazione della sovranità”.

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