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Prigozhin è a Mosca e ha incontrato Putin? L’indiscrezione del portavoce del Cremlino

by Michele Iozzino
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Prigozhin Mosca

Roma, 10 lug – Il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin sarebbe tornato in Russia, più precisamente a Mosca. Questa la ricostruzione del quotidiano francese Libération, parzialmente confermata anche dal portavoce del Cremlino Dimitry Peskov che ha reso noto un incontro tra Putin e Prigozhin avvenuto il 29 giugno proprio nella capitale.

Prigozhin è a Mosca?

Appena qualche giorno fa era ricomparso sui social sparando ad alzo zero contro i media russi, ma la posizione (e il futuro) di Prigozhin sembra avvolta in una coltre di mistero. Dopo i fatti del 24 giugno e il tentativo di sollevazione finito in un nulla di fatto, il capo della Wagner era diventato pressoché invisibile. Il primo a parlare di un suo possibile ritorno in Russia era stato il 6 luglio il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che lo dava a San Pietroburgo nonostante in molti fossero certi della sua presenza a Minsk. Secondo Libération, che cita i servizi di informazione occidentali, Prigozhin sarebbe sì in Russia ma a Mosca. Una ulteriore prova della presenza, almeno passata, del capo della Wagnar nella capitale russa sono le dichiarazioni di Peskov.

L’incontro del 29 giugno

Quest’ultimo ha parlato di un lungo incontro, durato quasi 3 ore, tra Putin e Prigozhin. L’incontro è avvenuto il 29 giugno al Cremlino. Oltre a Prigozhin e Putin erano presenti altri 34 comandanti del gruppo Wagner. Secondo quanto riferito da Peskov, durante il confronto il presidente russo avrebbe fatto un bilancio delle manovre militari e dell’andamento del conflitto in Ucraina, per poi passare a quanto accaduto il 24 giugno. Putin avrebbe ascoltato “le spiegazioni date dai comandanti e offerto loro ulteriori possibilità di essere impiegati nei combattimenti”. In risposta a ciò, i comandanti della Wagner “hanno sottolineato che sono forti sostenitori del capo di stato e del comandante in capo e che sono pronti a combattere per la patria nel futuro”. Al momento è difficile sbilanciarsi sulle effettive implicazioni delle parole di Peskov e dell’incontro del 29 giuno, anche se sembrerebbo aprire ad una riabilitazione almeno parziale della Wagner.

Michele Iozzino

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