Non è la prima soluzione di questo tipo adottata da Londra, visto che solo un anno fa era stata installata una barriera d’acciaio. Da allora più di 84 mila immigrati hanno provato ad attraversare illegalmente la frontiera, secondo i dati del Ministero dell’Interno britannico. Numeri che hanno convinto il governo “post Brexit” di Londra ad intervenire più duramente al confine con la Francia, fissato proprio sulla sponda continentale del Canale della Manica.
Sulla decisione inglese avrà influito probabilmente anche la situazione ai limiti del collasso della “giungla di Calais”, il campo “profughi” più grande d’Europa, dove sono ospitati circa 10 mila immigrati clandestini per la maggior parte non censiti. Tanto che lunedì scorso una manifestazione popolare ha chiesto a gran voce al ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve, di trovare una soluzione in tempi brevi. Ovviamente i britannici, sempre molto capaci nel tutelare i propri interessi, hanno deciso di rafforzare le proprie difese. Difficile dargli torto.
Davide Romano
Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.
Sì, diciamo che anche loro in ogni caso hanno lasciato fuggire un bel po’ di buoi, prima di capire (e decidersi) a chiudere le porte della stalla.
Certo che, rispetto al nostro governo di leccac*li, restano avanti anni luce.