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Sarkozy condannato a tre anni di carcere? Sì, ma non andrà in cella: ecco perché

by Eugenio Palazzini
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Roma, 17 mag – Nicolas Sarkozy è stato condannato a tre anni di carcere, uno dei quali da scontare in cella, nell’ambito del processo sullo scandalo intercettazioni. La Corte d’Appello di Parigi si è quindi espressa nei confronti del 68enne ex presidente della Repubblica francese, condannandolo per corruzione e traffico di influenza. E’ la prima volta nella storia transalpina che un ex capo di Stato subisce una condanna così pesante. Sarkozy si è sempre dichiarato innocente: “Sono un ex presidente della Repubblica – aveva dichiarato in tribunale nel processo di prima istanza – non ho mai corrotto nessuno e dovremmo poi aggiungere che si tratterebbe di una corruzione ben strana, senza denaro, neppure un centesimo per nessuno, senza vantaggi, nessuno ne ha avuti, e senza vittime, poiché non ci sono persone lese”.

Sarkozy condannato a tre anni di carcere, ma non andrà in cella

La Corte d’Appello di Parigi, per Sarkozy, ha sancito inoltre l’interdizione dai diritti civili per 3 anni, con la conseguente impossibilità per l’ex capo di Stato di candidarsi a cariche politiche. Divieto di esercitare la professione per 3 anni anche per l’avvocato storico di Sarkozy, Thierry Herzog, e per l’ex alto magistrato Gilbert Azibert. L’ex presidente francese non andrà però in carcere. Il tribunale parigino ha infatti precisato, nella sentenza, che Sarkozy potrà scontare la pena agli arresti domiciliari e con un braccialetto elettronico.

La prima condanna

Quella della Corte d’Appello non è altro che la conferma di una condanna già sancita. Sarkozy era stato condannato a tre anni nel marzo 2021, uno in carcere e due con la condizionale. I giudici avevano riconosciuto l’ex presidente francese colpevole di corruzione e traffico di influenze nell’ambito dello scandalo intercettazioni scoppiato nel 2014. Secondo il tribunale correzionale di Parigi c’era stato dunque “un patto di corruzione” tra Sarkozy, il suo avvocato Thierry Herzog e l’ex alto magistrato Gilber Azibert. Anche questi ultimi due erano già stati condannati di conseguenza a tre anni, di cui uno in carcere. Il magistrato avrebbe di fatto ottenuto la promessa di vantaggi di carriera in cambio di informazioni su Sarkozy coperte da segreto istruttorio.

I giudici, già due anni fa, avevano fatto presente che Sarkozy avrebbe potuto richiedere gli arresti domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico. La procura nazionale finanziaria, nel dicembre 2020, aveva chiesto condanne molto più severe nei confronti dell’ex capo di Stato francese. Ovvero quattro anni di carcere, di cui due con la condizionale.

Eugenio Palazzini

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1 commento

fc 17 Maggio 2023 - 3:19

Non sufficiente per degradarlo ed espellerlo, sono quindi comunque grati per i servizi da lui resi.

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