Roma 17 mag — Ancora bufera sull’attaccante marocchino del Tolosa Zakaria Aboukhlal; dopo l’esclusione dalla partita contro il Nantes per essersi rifiutato di indossare la maglietta con l’arcobaleno Lgbt, per il calciatore è arrivata la sospensione a causa di una dichiarazione a forti tinte patriarcali nei confronti del vicesindaco e assessore allo sport della città transalpina, Laurence Arribagé.
L’attaccante marocchino del Tolosa sospeso per “misoginia”
Nel corso dei festeggiamenti per la vittoria della Coppa di Francia la donna avrebbe chiesto alla squadra di fare silenzio per poter pronunciare il suo discorso celebrativo. A quel punto sarebbe stata zittita in malo modo da Aboukhlal: «Da dove vengo io, le donne non parlano così agli uomini». A riportare l’episodio è stato il sito RMC Sport, ricostruendo l’accaduto in base al racconto di svariati testimoni.
La direzione del Tolosa ha reagito duramente alla boutade dell’attaccante magrebino, optando per una sospensione di cui ha dato annuncio attraverso i canali social: «Di fronte alle gravi accuse pubblicate da RMC Sport contro il giocatore del Toulouse Football Club, Zakaria Aboukhlal, il Club annuncia che il suo giocatore si allenerà lontano dal gruppo professionistico fino a nuovo avviso, in attesa dei risultati di un’indagine interna. Il Club non rilascerà ulteriori commenti fino alla conclusione di quest’ultima».
𝗖𝗼𝗺𝗺𝘂𝗻𝗶𝗾𝘂𝗲́
Face aux graves allégations publiées par RMC Sport à l’encontre du joueur du Toulouse Football Club, Zakaria Aboukhlal, le Club annonce que son joueur s’entraînera à l’écart du groupe professionnel jusqu'à nouvel ordre, en attendant les résultats d’une… pic.twitter.com/DGcS2CBfIh— Toulouse FC (@ToulouseFC) May 15, 2023
Al centro di un’altra bufera
Come detto, Aboukhlal era già finito al centro della bufera mediatica lo scorso fine settimana, quando insieme ad altri calciatori di fede musulmana si era rifiutato di affrontare il match con il Nantes indossando i colori arcobaleno pro-Lgbt. «Vorrei sottolineare che ho la massima stima per ogni individuo, indipendentemente dalle sue preferenze personali, genere, religione o origini», ha spiegato l’ataccante del Tolosa sui suoi canali social. «Questo è un principio che non si sottolinea mai abbastanza. Il rispetto è un valore che mi sta a cuore. Si estende agli altri, ma comprende anche il rispetto per le mie convinzioni. Ecco perché non credo di essere la persona migliore per prendere parte a questa campagna. Spero sinceramente che la mia decisione venga rispettata, così come tutti noi vogliamo essere trattati con rispetto».
Cristina Gauri
2 comments
Ha detto semplicemente una verità e poi essersi rifiutato di indossare la maglietta con l’arcobaleno Lgbt l’ha onorato, che democrazia è questa ?
Sia lui che la sindaca hanno negato l’accaduto, e la squadra lo ha reintegrato. Per favore aggiornata l’articolo per trasparenza!!