Damasco, 7 ott – Si fa sempre più calda la situazione in Siria. Dopo il via libera degli Stati Uniti, la Turchia sembra pronta ad invadere il nord-est del Paese: “Ankara attuerà presto un’operazione militare pianificata da tempo” ha fatto sapere Donald Trump. Tutti gli attori dello scacchiere siriano si stanno organizzando per rispondere all’imminente offensiva delle truppe di Erdogan. In primis i curdi, scaricati dagli Usa e obiettivo principale delle mire dei turchi. Le Forze Democratiche Siriane (Sdf), una delle principali milizie curde, stanno inviando da Raqqa e Deir Ez Zor molti rinforzi in direzione del confine nord-est con la Turchia.
Il pattugliamento russo
Anche i russi alleati di Assad non stanno a guardare. Almasdarnews, sito di informazione attivo sullo scenario mediorientale, riporta la notizia che le forze armate russe avrebbero recentemente aumentato la propria presenza a Tall Rifaat, cittadina ad alcune decine di chilometri a nord di Aleppo controllata congiuntamente dall’esercito arabo siriano e dalle milizie curde Ypg. Questo video girato ieri mostra un convoglio militare russo intento a pattugliare proprio la zona intorno a Tall Rifaat.
Secondo alcune fonti provenienti dal governatorato di Aleppo, i russi avrebbero deciso di aumentare la loro presenza proprio in seguito alla notizia dell’imminente operazione turca. La stessa fonte parla di forze armate russe determinate a non rinunciare alla zona a nord di Aleppo. Una situazione potenzialmente esplosiva, con Damasco che ha annunciato ritorsioni in caso di violazione della propria integrità territoriale, mentre i curdi hanno riferito di essere “pronti a difendere il nord-est del Paese a ogni costo”.
Davide Di Stefano